Maria Serlenga, la ragazza uccisa a coltellate nella notte, viveva sola. Era titolare da poche settimane di un contratto di affitto di un alloggio in via Morane, che inizialmente aveva condiviso con il fidanzato, un clandestino 37enne, immigrato del Marocco, con precedenti e già ospite del CPT, ora ricercato dalla polizia.

Ad avvertire le forze dell’ordine è stata una telefonata anonima pervenuta al centralino del 113, probabilmente dello stesso fidanzato.
Secondo indiscrezioni, i vicini sentivano ripetutamente la coppia litigare furiosamente. Maria Serlenga non aveva un impiego fisso, e si manteneva da sola negli studi. I genitori sono originari della provincia di Foggia.
Il corpo della giovane è stato trasferito in Medicina legale. Sul petto una lesione profonda da arma da taglio e i segni di una emorragia massiva.