Con una coltellata al petto e’ morta la scorsa notte una diciannovenne di origine foggiana, Maria Serlenga, nell’abitazione dove viveva da poche settimane a Modena, in via Morane, in una zona semicentrale della citta’. L’omicida, un tunisino clandestino di 37 anni (non marocchino come era stato scritto in precedenza) con cui la ragazza aveva avuto per mesi una relazione che stava cercando di troncare, e’ stato bloccato nel primo pomeriggio dai carabinieri mentre girava a piedi nel centro di Modena.

Addosso, oltre al suo cellulare, aveva anche quello della vittima. L’uomo e’ stato interrogato per tutto il pomeriggio dal pm Mariangela Sighicelli, che al termine ha disposto il fermo per omicidio.
Il delitto e’ avvenuto la notte scorsa ed e’ stato scoperto dopo una telefonata fatta proprio dal maghrebino alla centrale operativa del 118: in maniera abbastanza confusa e concitata, ha detto di mandare un’ambulanza al numero 252 di via Morane, dove c’era una ragazza aggredita e ferita. Oltre ai sanitari e’ intervenuta anche una volante della polizia: la giovane era a terra priva di vita, in una pozza di sangue, colpita al petto da una lama, anche se l’arma del delitto non c’era. Le indagini si sono indirizzate subito verso l’ex fidanzato della diciannovenne, che e’ stato rintracciato e fermato verso le 14.


Ai carabinieri non ha avuto difficolta’ a indicare dove aveva gettato l’arma, un grosso coltello da cucina ritrovato in un cestino portarifiuti, con evidenti tracce di sangue, a circa 300 metri dall’abitazione. Agli inquirenti ha cercato di spiegare, durante l’interrogatorio, che durante l’ennesima lite la ragazza – che sembra non volesse piu’ ospitarlo a casa – si sarebbe avventata contro di lui, che aveva in mano il coltello, e accidentalmente la lama l’avrebbe trafitta. Il tunisino e’ noto anche con numerosi ‘alias’, ma non risulta fotosegnalato con le generalita’ che ha fornito oggi agli investigatori: la comparazione delle impronte digitali permettera’ agli inquirenti di appurare se a suo carico ci sono precedenti di polizia con qualcuno degli altri nomi con cui e’ conosciuto.


La vittima, studentessa, nessun precedente penale, si manteneva con lavoretti saltuari. Aveva deciso di vivere da sola (anche se pure i suoi familiari abitano a Modena) e da alcune settimane era affittuaria dell’appartamento in via Morane, un piccolo condominio abitato prevalentemente da stranieri. I vicini non conoscevano personalmente Maria e il fidanzato, ma hanno confermato agli investigatori che tra i due c’erano problemi. L’ultimo episodio risale ad appena una settimana fa, quando la ragazza aveva denunciato alle forze dell’ordine di essere stata aggredita dal tunisino, che nella colluttazione le aveva procurato anche lievi escoriazioni ad una mano. La scorsa notte invece i vicini non hanno sentito urla o rumori sospetti.