Che significato hanno i personaggi del presepe, dalla sacra famiglia all’ultimo dei pastori? E perché nella tradizione Gesù nasce proprio alla mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre, una data che non si collega ad alcun elemento storico? Ha risposto a queste domande lo psicanalista Claudio Widman nel seminario sulla Natività, promosso dalla Provincia di Modena, che si è svolto nei giorni scorsi e al quale hanno partecipato oltre cento tra insegnanti e operatori culturali.


La nascita di Gesù, ha spiegato Widman, avviene in concomitanza con il solstizio d’inverno quando la natura si rinnova e va verso la primavera, e nel momento esatto tra il vecchio e il nuovo giorno. Il presepe rappresenta quindi “il nuovo che irrompe nel vecchio. La natività simboleggia la spinta dell’uomo a crescere e rigenerarsi alla luce della coscienza”. E il presepe, che nella rappresentazione non richiama nessun momento storico preciso, è capace di condensare “in un piccolo spazio tradizioni millenarie, presentandole ogni volta rinnovate nel presente”.