“Chiederò un incontro urgente con il ministro Gianni Alemanno per far sì che nella legge di conversione del decreto omnibus, che sarà adottato domani dal Governo, sia inserito un emendamento per fronteggiare la crisi del settore avicolo”.


Così l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni ha concluso i lavori del Tavolo avicolo, che si sono svolti questa mattina a Bologna, anche su sollecitazione delle organizzazioni di categoria e dei sindacati dei lavoratori, alla presenza dei parlamentari emiliano-romagnoli Luca Marcora, Rosella Ottone, Sauro Sedioli, Aldo Preda e Antonio Vicini.

“Il rischio che stiamo correndo – ha sottolineato Rabboni – è quello di perdere un punto di forza del sistema economico regionale e non solo, che rappresenta il 30% della produzione nazionale. Tutto il comparto va garantito nella sua integrità. Ci sono 11 mila addetti del settore che rischiano molto e imprese che da tre mesi vivono una crisi, con ricavi dimezzati, della quale non hanno alcuna responsabilità”.

Al Governo la Regione chiede l’emanazione delle misure di aiuto alle aziende, previste dalla legge sulla prevenzione dell’influenza aviaria, recentemente approvata dal Parlamento.
“E’ necessario – spiega Rabboni – che le aziende abbiano certezze sui tempi, sulle modalità e sull’entità degli aiuti perchè devono programmare l’attività per il 2006 e perchè, una volta superata la crisi, possano occupare nuovamente il proprio posto nell’economia, portando con sé tutto il valore e la professionalità che le contraddistingue”.

Al termine dalla riunione l’assessore ha incontrato i rappresentanti dei sindacati dei lavoratori dei due stabilimenti dell’azienda Pollo Del Campo di Forlì e Faenza, dove da ieri è ferma la produzione. “Si tratta di un provvedimento molto grave che mi auguro venga ritirato per raggiungere un accordo con i sindacati – ha sottolineato Rabboni -. Se non arrivano gli aiuti che il Governo ha promesso è evidente che le imprese si troveranno costrette a ridimensionare i propri organici e a ridurre l’attività. L’auspicio è che non si proceda con decisioni unilaterali”.