35mila euro. È questo l’importo dei contributi per il Programma Provinciale di Educazione alla pace dell’anno 2005. Nei giorni scorsi, durante un incontro in Provincia, è stata ufficializzato l’importo dei contributi elargiti da Regione e Provincia ai singoli progetti.


Il programma nasce sulla base della legge regionale n.12/2002 che detta le disposizioni su “Interventi regionali per la cooperazione con i paesi in via di sviluppo ed i paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace”. La Regione indica poi nelle Province gli enti che debbono assumere un ruolo di coordinamento in tema di formazione ed educazione alla pace.
La prima esperienza del programma annuale risale al 2004. All’inizio del 2005 la Provincia ha convocato un tavolo di coordinamento con Comuni e associazione del territorio per dare vita a un programma complessivo di attività sui temi della pace e della cooperazione internazionale. Sono 18 i progetti che hanno ottenuto i contributi.
L’incontro dei giorni scorsi è stata anche l’occasione per iniziare a lavorare sul programma provinciale per il 2006.

Le singole amministrazioni locali hanno un ruolo essenziale nel costruire percorsi di Pace e anche la Provincia di Reggio Emilia ha assunto, con il mandato 2004-2009, l’impegno di considerare tra i punti qualificanti della sua azione amministrativa il tema della Pace.
Educare le nuove generazioni alla necessità di uno sviluppo sostenibile, lavorare per allargare la tenda della convivenza a partire dalla città e dai paesi della provincia, sostenere le iniziative di cooperazione internazionale che dalla realtà provinciale possono portare speranza a terre martoriate da guerre, ingiustizie e povertà, sono infatti alcuni dei tanti ambiti su cui lavorare per costruire percorsi di Pace.

La Provincia intende quindi lavorare per creare una rete, un vero e proprio “sistema territoriale di pace” in cui tutti i protagonisti possono mettere in sinergia competenze, idee, iniziative e risorse. Compito della Provincia, nel suo ruolo di coordinamento, oltre a realizzare azioni dirette, è anche quello di rendere ancora piu’ visibile e fuibile dai cittadini quello che avviene sul territorio, un territorio fatto da un incredibile mosaico di realtà piccole e grandi che credono nella possibilità di cambiare il mondo costruendo la pace dal basso.