Dopo gli anni di un difficile esordio, il Concerto di Capodanno è diventato a Fiorano un evento tradizionale di grande successo, con il teatro Astoria stracolmo per ascoltare la rumena Orchestra Filarmonica di Stato di Bacau, diretta dal Maestro Ovidiu Balan.

A loro, fin dalla prima edizione, è affidata l’esecuzione del repertorio sinfonico che si conclude invariabilmente con la Marcia di Radetzky di Strauss e che quest’anno ha avuto un primo atto di grande impatto con il Concerto per violino e orchestra di Tchaikosky, virtuosisticamente eseguito dal giovane talento Roman Simon.

Il concerto, anche questo secondo tradizione, prima della Marcia conclusiva, si interrompe per consentire un brindisi al quale, quest’anno, hanno partecipato il maestro Ovidiu Balan, il sindaco Claudio Pistoni, l’assessore alle politiche culturali Maria Paola Bonilauri e, nella ideale rappresentanza dei presenti, il maestro Augusto Amici.

Nell’occasione il sindaco Pistoni ha ricordato come l’anno scorso il concerto rappresentò l’occasione per annunciare un intervento del Comune di Fiorano a sostegno delle vittime dello Tsunami.
Nel 2005 un alto gravissimo terremoto ha colpito il Pakistan e l’India, causando oltre 80.000 vittime, ma su questa tragedia è ben presto sceso il silenzio dei media.
L’Amministrazione Comunale di Fiorano ha perciò deciso di stanziare 5.000 Euro per la Caritas, uno dei pochi enti che si sono adoperati per recare aiuto alla popolazione vittima del sisma.
Come è scritto in un comunicato della stessa Caritas: “Si stima che circa 200.000 persone vivono ancora isolate nei villaggi di montagna, senza ripari e con scarsissime scorte alimentari. Con le temperature che si abbassano sempre più velocemente, la neve che comincia a cadere abbondante, le continue scosse di assestamento che causano frane e bloccano le strade, il lavoro della rete Caritas continua alacremente con la distribuzione di generi di prima necessità: tende invernali, coperte, utensili per la cucina e la casa, kit per l’igiene personale. Lo staff Caritas si sta concentrando in questa fase sui distretti di Boi e Dilola, dai quali partono i team di soccorso per i villaggi lungo le valli. In molti casi i volontari Caritas si muovono con mezzi di fortuna, con carovane di muli o asini, con mezzi fuoristrada messi a disposizione dalla popolazione, quando possibile, con camion ed elicotteri. Intanto si sta già progettando la fase di riabilitazione, con un articolato programma per circa 5.000 famiglie. Molteplici saranno gli interventi: dal riavvio delle attività produttive compromesse (agricoltura, artigianato, piccolo commercio), alla fornitura di assistenza sanitaria di lungo periodo, alla ricostruzione delle abitazioni”.