Sessantasei delibere approvate, una sessantina di ordini del giorno discussi, 40 dei quali approvati e 12 respinti, 77 interpellanze e 18 interrogazioni affrontate, oltre a una cinquantina di comunicazioni. Sono i numeri dell’attività del Consiglio provinciale che anche nel 2005 ha confermato un’alta partecipazione alle sedute con una media delle presenze che complessivamente supera il 90 per cento.


In base ai dati forniti dalla Presidenza del Consiglio provinciale, infatti, su un totale di 30 eletti, ben nove non hanno mai perso nessuna delle 36 sedute del Consiglio, mentre altri sette possono vantare 35 presenze e a questi si aggiunge, sempre con una sola assenza, Lella Rizzi subentrata a metà ottobre al consigliere Ds Fausto Galetti.

“Sono dati che confermano l’impegno che tutti i gruppi politici mettono nell’attività amministrativa” sottolinea il presidente dell’assemblea Luca Gozzoli ricordando anche le oltre 120 riunioni dei diversi organismi nei quali si articola il funzionamento del Consiglio: dalle quattro commissioni consiliari che svolgono il lavoro istruttorio (complessivamente 71 sedute) alla conferenza dei capigruppo e all’ufficio di presidenza, fino alla commissione Controllo e garanzia che nel corso dell’anno si è riunita in sei occasioni.

“Tra le sedute del Consiglio provinciale di quest’anno – sottolinea il presidente Gozzoli – hanno assunto particolare rilievo quelle in forma straordinaria dedicate all’ambiente e al doping, con la partecipazione di esperti del settore, quella sull’eccidio di Monchio che si è tenuta a Santa Giulia, e quella in occasione della Giornata della Memoria che si è svolta a Carpi, dopo una vista al campo di Fossoli e al Museo al Deportato insieme ad Amos Luzzatto, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane. Quest’anno, invece, la Giornata della Memoria la celebreremo il 25 gennaio a Nonantola – annuncia Gozzoli – in ricordo dei ragazzi di Villa Emma e come tributo a don Arrigo Beccari, uno dei principali artefici del salvataggio di quel centinaio di ragazzi ebrei destinati ai campi di concentramento”.