Il Codacons, che più di tutti ha difeso, sin dal primo giorno, la legge Sirchia sul fumo, si dice soddisfatto per come i cittadini si siano adeguati alla normativa, e per come siano stati applicati e rispettati i divieti in tutta Italia.


“A un anno di distanza – afferma il Presidente Codacons Carlo Rienzi – abbiamo la conferma che la legge era indispensabile, e che i risultati sul fronte della tutela della salute sono stati più che positivi. L’unico neo riguarda la decisione del Tar circa gli obblighi di denuncia verso i trasgressori a carico dei gestori dei locali pubblici”.

Per il Codacons il prossimo passo da compiere è quello di sensibilizzare i cittadini circa i rischi del fumo alla guida delle automobili. Al riguardo l’associazione, in collaborazione con le associazioni GEA e ARTICOLO32, e con Autostrade per l’Italia, Anas e Satap, ha presentato alla Camera dei Deputati un progetto per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Il progetto, patrocinato dal Ministero della Salute e denominato: “Fumo al volante pericolo costante”, si basa sul fatto che fumare una sigaretta alla guida di una vettura, aumenta il rischio di incidenti e può rappresentare un pericolo per il guidatore, i passeggeri e per l’incolumità degli utenti della strada. Si stima infatti che il 15% degli incidenti stradali dovuti a distrazione sia riconducibile proprio al fumo di sigaretta.
E’ stato calcolato che per accendere una sigaretta alla guida dell’auto servono in media 2 secondi. Secondi nei quali l’attenzione del conducente è esclusivamente rivolta alla sigaretta. Sembra nulla ma in due secondi è stato stabilito dagli esperti che un’auto procedendo a 100 Km/h percorre oltre 100 metri. Si pensi poi a tutte le operazioni che impegnano il fumatore-guidatore: prendere il pacchetto, estrarre la sigaretta, cercare l’accendino in tasca o quello dell’auto, ecc.
Ci sono poi – conclude il Codacons – tutta una serie di rischi legati al fumo in macchina: il fumo negli occhi, la cenere calda e la sigaretta che può cadere addosso.