“Il consigliere comunale Graziano Bastai non conosce i meccanismi di bilancio, non capisce che il tema centrale del bilancio 2006 è come riuscire a mantenere i servizi ai cittadini e in più fa confusione fra le diverse voci. Così scrive che i 500.000 euro di finanziamento ottenuti per i lavori di valorizzazione di piazza Ciro Menotti coprono
ampiamente ‘i piccoli tagli di alcune decine di migliaia di euro’ della Finanziaria”.

“Bastai – prosegue il sindaco – usa questa argomentazione per tentare di dimostrare che
il Governo non riduce le risorse ai comuni. In realtà il finanziamento risale all’anno 2000, viene dalla Regione ed è in conto capitale. Ma oggi il Comune si finanzia con entrate proprie e anche nel 2006 le entrate correnti deriveranno soprattutto dall’Ici (8.5 milioni di euro) e dal pagamento dei servizi da parte degli utenti. Nonostante manchino 800.000 euro di entrate rispetto al 2005, anche nel 2006 non aumenteremo le rette e le tariffe. Per mantenere i servizi attuali, per potenziare i servizi sociali e quelli educativi come ci chiedon le famiglie fioranesi, per migliorare il trasporto pubblico locale senza intervenire su rette e tariffe, nel 2006 siamo costretti dalla Finanziaria del Governo a tagliare le spese nello sport, nella cultura e le spese generali di funzionamento dell’ente”.
“Contiamo di incassare 250.000 euro dall’addizionale Irpef che abbiamo introdotto quest’anno nella percentuale dello 0,1%, ma ci serviranno per pagare i 111.000 di aumento nelle spese per i minori con handicap, per le adozioni, gli affido, le accoglienze di minori in istituti; i 90.000 euro necessari a ridurre le liste di attese per i nidi e per sostenere le politiche educative, i 45.000 euro necessari per avviare il Prontobus e il
progetto di rilancio del trasporto pubblico locale”.

“Bastai non può difendere l’indifendibile: il Comune di Fiorano ha rispettato i vincoli di stabilità più severi, ha il bilancio il pareggio e non contribuisce ad aumentare il deficit dello stato. Invece di essere premiati, da Roma ci impongono restrizioni assurde e ci costringono a esternalizzare servizi per garantire il loro funzionamento e il personale necessario. Il governo Berlusconi – conclude Pistoni -, responsabile del deficit che aumenta e incapace di correggere la sua politica, vuole fare pagare ai comuni i suoi errori e non si rende conto che comunque li fa pagare ai cittadini”.