Apre domani, sabato 21 gennaio, il passaggio sulla frana di Valoria che dal novembre scorso ha interrotto la strada comunale Fondovalle Dolo in un tratto distante circa un chilometro a valle dell’abitato di Romanoro. La pista, lunga un centinaio di metri, attraversa la frana seguendo il tracciato della strada permettendo alle auto e corriere di linea di percorrere di nuovo questa importante arteria di collegamento tra la montagna e la pianura.


Il passaggio è largo quattro metri; la circolazione avviene, quindi, con velocità massima a 30 chilometri orari e a senso unico alternato visivo (cioè senza semaforo) con piazzola di interscambio centrale. Il transito è vietato ai mezzi pesanti superiori alle 3,5 tonnellate, ad esclusione dei mezzi pubblici di linea. Il fondo è in ghiaietto stabilizzato che dovrà essere ripristinato praticamente ogni giorno. Sul posto i tecnici provinciali e comunali manterranno un monitoraggio costante.
L’intervento è stato eseguito questa settimana dai tecnici della Provincia di Modena con i fondi, circa 300 mila euro, messi a disposizione dalla Protezione civile regionale.
Per avviare i lavori strutturali di ripristino e consolidamento del versante, si è svolto ieri, giovedì 19 gennaio, un sopralluogo dei tecnici del dipartimento nazionale di Protezione civile.
Nei prossimi giorni il dipartimento risponderà alle proposte di finanziamento presentate dalla Provincia che ha predisposto un piano di intervento per la messa in sicurezza non solo della frana di Valoria ma anche di altri punti critici del territorio di Frassinoro.

La frana scende dal versante del monte Modino con un fronte di un centinaio di metri a valle, una lunghezza di circa un chilometro e un dislivello di 800 metri. Si tratta della stessa zona dove nel 2001 si era verificata una frana simile che aveva bloccato per settimane la strada comunale fondovalle Dolo. Il fronte franoso ha interrotto anche la strada che collegava gli abitati “La Teggia” e “I Boschi” mentre non sono attualmente abitabili, per motivi di sicurezza, alcune seconde case nelle località Macchia dell’Olmo, Mulino Cappelletti e La Sette.