Si attende per la giornata di mercoledì 1 febbraio, l’entrata in vigore del piano messo a punto dal Governo, che prevede di ridurre di un’ora l’accensione giornaliera dei termosifoni abbassando di un grado la temperatura.


Rientra nel piano anti-emergenza anche la possibilità di bruciare olio, invece che metano, in alcune centrali per produrre elettricità.
Complessivamente il pacchetto di misure consentirà di risparmiare 30-45 milioni di metri cubi di gas al giorno, frenando il ricorso alle scorte che, agli attuali ritmi di prelievo rischierebbero di scendere sotto il livello di guardia a metà febbraio. Il tutto non completamente a costo zero per le famiglie, che dovranno sopportare lieve incrementi delle bollette, fino a – secondo le stime del Rie – 3 euro in più all’anno.

Sempre mercoledì è prevista una riunione straordinaria del comitato emergenza sul gas, presieduto dal ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola, per valutare l’efficacia delle misure prese per gestire la crisi. Non è escluso, come ha precisato lo stesso Scajola, che se qualcuno non rispettasse le norme potrebbero scattare sanzioni.