“Una decisione grave che metterà in ginocchio le aree di produzione e tutto il settore bieticolo-saccarifero regionale”. E’ questo il commento di Mario Girolami, presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, alla conferma che sei zuccherifici della regione saranno chiusi.

Nell’elenco stilato dagli industriali si salvano solo gli stabilimenti di S.Quirico (Pr) e Minerbio (Bo), mentre per S. Pietro in Casale (Bo) e Pontelagoscuro (Fe) non è stata ancora presa una decisione ufficiale “ma il fatto che strutture efficienti ed essenziali per la nostra agricoltura vengano dismesse avrà ripercussioni sull’economia regionale”, continua Girolami.

“Date le conclusioni del negoziato in ambito UE, che pure qualcuno aveva incredibilmente accolto positivamente, ovvero una riforma dell’organizzazione comune di mercato che impone il dimezzamento del settore bieticolo-saccarifero – conclude il presidente – l’epilogo risulta quasi scontato: non rimane che l’impegno per valorizzare al massimo gli impianti che resteranno attivi, per tentare di riconvertire quelli che verranno chiusi e garantire i posti di lavoro legati agli stabilimenti e all’indotto dei bacini produttivi”.