E’ la prima opportunità di incontrare in Italia sindacalisti dell’Iraq, dopo la lunga dittatura e la sanguinosa guerra ‘preventiva’ del 2005 e la successiva occupazione del paese. Questo pomeriggio alle 16, in Cgil, il segretario generale
di Modena Donato Pivanti, insieme ai segretari di Spi e Filcem, Franco Zavatti e Olinto Artioli, accoglieranno i colleghi iracheni Hassan
Jumma e Dawood K.Salman, rispettivamente segretario generale e dirigente della Guoe, il sindacato dei lavoratori del petrolio realtà fra le più
rappresentative del mondo del lavoro in Iraq.


L’incontro rientra nella fitta rete di relazioni che il sindacato iracheno sta intrecciando con la Cgl, sia a livello nazionale che locale, per avviare fattivi rapporti di collaborazione organizzativa e di solidarietà.
Dopo la partecipazione al congresso nazionale della Fiom/Cgil, i dirigenti iracheni hanno in agenda diversi incontri: con Alberto Morselli, segretario nazionale del sindacato chimici-manifatture
Filcem/Cgil e con i rappresentanti delle realtà sindacali territoriali più significative, tra cui, Modena, Bologna, Milano e Reggio Calabria.

L’attività sindacale in Iraq è estremamente difficile e pericolosa. Subito dopo la guerra, la Guoe si è schierata contro l’occupazione militare e per
l’indipendenza reale del Paese. Ha promosso scioperi e picchetti per difendere i posti di lavoro contro la successiva ‘privatizzazione’ dell’intero settore petrolifero (maggio 2005) e la svendita alle compagnie americane. Si è battuta per salvaguardare l’indipendenza del sindacato, contro il terrorismo fratricida e per la sicurezza di tutti, per un governo dell’Iraq libero e indipendente (non religioso e non etnico), per riconoscere ai lavoratori e al popolo iracheno i diritti e le libertà
fondamentali in conformità alle convenzioni internazionali sul lavoro e sui diritti umani.