Continua il ciclo d’incontri promosso dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dagli Amici del Giardino Estense che studia le influenze culturali che ispirarono la nascita di alcuni pregevoli giardini in epoche rinascimentali e successive.

Per il quarto ciclo d’incontri dedicati alla storia dei giardini negli antichi stati italiani, un’iniziativa promossa dal Dipartimento del Museo di Paleobiologia e dell’Orto Botanico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dagli Amici del Giardino Estense, in collaborazione con la Circoscrizione 1 del Comune di Modena, si è scelto un titolo suggestivo “Il Giardino del Principe”, un titolo che è anche cronologicamente emblematico dell’epoca in cui in Italia cominciò a diffondersi la cultura florovivaistica ed il giardino diventava, nei secoli a seguire dal Rinascimento, elemento paesaggistico decorativo dei più importanti palazzi signorili.

Sullo sviluppo ed sulle influenze che ispirarono la realizzazione di alcuni significativi esempi di artistiche composizioni florovivaistiche, annesse a storici palazzi modenesi e non solo, si concentra l’attenzione di 4 conferenze in programma tra febbraio e marzo nell’Aula Magna della facoltà di Giurisprudenza (via Università 4) a Modena. Il secondo appuntamento si tiene questo pomeriggio alle ore 18,00, e sarà condotto dallo storico dell’arte Luca Silingardi con una lezione su “ Il giardino dipinto. Le dai modelli bolognesi agli esempi nella provincia di Modena”.

La “stanza paese” è una stanza dipinta a paesaggio, che costituisce una sorta di collegamento tra interno ed esterno, tra abitazione e natura. Molte residenze ebbero la loro “stanza paese”, genere pittorico singolare che è indagato, a livello sistematico, per la prima volta in questa occasione.