Giovedì prossimo gli agenti del Commissariato di Sassuolo, aderenti al Siulp, comunicheranno quale forma di protesta adotteranno come segno di solidarietà nei confronti dei due Carabinieri del nucleo radiomobile di Sassuolo, trasferiti con nuove mansioni a Bologna.

Il provvedimento è scattato in seguito alla diffusione delle immagini, riprese con il telefonino da un giovane extracomunitario, finite parzialmente per qulche ora sul sito dei giovani musulmani di Milano.
Le riprese mostravano le concitate fasi dell’arresto di un pregiudicato marocchino di 29 anni, avvenuto nella prima mattinata di domenica 19 febbraio in via Adda.

La Procura della Repubblica di Modena ha indagato il vicebrigadiere ed il carabiniere coinvolti per lesioni aggravate. Decisione, assieme a quella del trasferimento, pubblicamente contestata dalla maggioranza del mondo politico e da diversi rappresentanti della società civile.
Il marocchino, infatti, da troppo tempo si era reso responsabile di gesti inconsulti e il suo arresto, e successiva condanna a sei mesi, è stato accolto con favore da tutti i residenti nella zona.

Le modalità del fermo – l’uomo si era denudato e aveva lanciato sassi e bottiglie contro le Forze dell’Ordine, le contusioni refertate anche ai due militari che lo hanno bloccato nonché gli ordini superiori arrivati dal Comando dei Carabinieri e l’indagine della Procura – hanno determinato la reazione della gente, stanca dello stato d’insicurezza che si vive in alcune zone della città.