Pollo fresco, tacchino e Parmigiano Reggiano, con un calo rispettivo del prezzo al chilo, a gennaio 2006 sullo stesso mese dell’anno, del 9,5%, 6,1% e del 5,2%. Sono i primi tre prodotti, su un elenco di 20 voci, che a Bologna hanno subito la maggiore diminuzione del costo.

Flessione che, per la
carne bianca, e’ dovuta al calo dei consumi effetto della paura del contagio dell’influenza aviaria. Tra i rincari maggiori, sulla stessa base annua, ci sono invece l’olio d’oliva (+20,2%), l’extravergine (17,5%) e il gasolio da riscaldamento (17,2%). In aumento anche il costo dei taxi e dei giornali, mentre scendono i pasti in pizzeria e la farina.

Sono solo alcuni dei dati forniti dall’osservatorio sui prezzi ‘Oibo”, attivato dal Comune di Bologna, con l’intento di arginare e monitorare il carovita. Tendenzialmente, le cifre rilevate sotto le Due Torri, si attestano complessivamente nella fascia centrale tra la citta’ piu’ cara e quella piu’ ‘virtuosa’.

In particolare, l’osservatorio che conduce indagini mensili su 65 prodotti alimentari, 42 prodotti ortofrutticoli, 18 prodotti per la cura della persona e della casa, 30 servizi e 7 prodotti energetici, pubblichera’ la prossima settimana sul sito del Comune i moduli per l’adesione degli esercenti alla campagna di sconti e all’iniziativa del blocco dei prezzi sui valori inferiori a quelli medi di riferimento (mese di gennaio).

L’iniziativa che durerà 6 mesi è concordata dall’Amminisrazione con le associazioni di Categoria, dalla grande alla piccola distribuzione, e attende ora la partecipazione attiva dei negozianti.

La campagna per prezzi scontati (5 prodotti a scelta dell’esercente presi tra quelli del paniere Oibo’) e per i prezzi bloccati sara’ comunicata ai consumatori grazie a locandine e vetrofanie esposte nei punti vendita della citta’ che avranno aderito all’iniziativa.