E’ stato notificato nei giorni scorsi al Comune di Formigine il ricorso presentato al TAR dell’Emilia-Romagna da parte di Vodafone per la mancata autorizzazione all’installazione di un ripetitore per telefonia mobile in Via XX Settembre.

La mancata autorizzazione si è basata sui criteri fissati dal regolamento comunale sulla telefonia mobile recentemente adottato dal Consiglio Comunale su proposta della Giunta, che ha stabilito, tra le altre cose, una distanza minima di 300 metri dai centri abitati e di 400 metri dai ricettori sensibili (scuole, ospedali, ecc.). Il regolamento ha reso incompatibile la richiesta di Vodafone che prevedeva l’installazione del ripetitore in pieno centro abitato, collocato su una abitazione.
Questo ricorso – si legge nel sito del Comune – dimostra quanto rigorose siano le norme contenute nel regolamento voluto dall’Amministrazione Comunale, che ha assunto il principio della precauzione come criterio fondamentale per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini.

Il Sindaco Franco Richeldi e l’Assessore Paolo Fontana hanno incontrato i Comitati dei Cittadini per informarli sul ricorso di Vodafone e sulla scelta dell’Amministrazione di resistere davanti al TAR, ritenendo un proprio diritto la pianificazione di questi impianti sul proprio territorio anche in base alla Legge Regionale n°30 del 2001. Per questo, è già stato dato mandato ad un legale, che seguirà il ricorso e tutelerà davanti al TAR le ragioni dell’Amministrazione Comunale.
I Comitati hanno manifestato il loro appoggio alle scelte dell’Amministrazione, ribadendo il giudizio positivo sul regolamento adottato, che sarà approvato definitivamente dal Consiglio Comunale nelle prossime settimane.