Omaggio dell”Arcidiocesi di Modena-Nonantola e del popolo slovacco a papa Giovanni Paolo II, in occasione del primo anniversario dalla morte, con una manifestazione nel Duomo di Modena e sul piazzale antistante.

Pisanky vengono chiamate in slovacco: sono le uova decorate, che vengono regalate e appese a rami freschi di salice e di alberi da frutto nel periodo pasquale, per decorazione delle case ma anche per un rituale laico di fertilità e rinascita.
Domenica 2 aprile, davanti al Duomo, i modenesi hanno potuto ammirare artiste slovacche dipingere e decorare uova, con stili e disegni assai differenti, dai più tradizionali e semplici, astratti e simbolici, a quelli più moderni ed artistici, dalla vena maggiormente fantasiosa, con soggetti animali o vegetali.
I passanti incuriositi hanno sbirciato, chiesto informazioni, e poi acquistato, dei pezzi unici di grande sensibilità artistica e perizia tecnica. Alcune di queste uova sono lavorate con particolari tecniche molto elaborate a passaggi successivi che richiedono anche fino a tre giorni di tempo per la finitura.
Accanto alle uova venivano prodotti oggetti e cestini in treccia di foglia di mais, una tecnica simile a quella che anche i nostri bisnonni usavano e che si è persa, e veniva offerta una quantità di oggetti di artigianato popolare tipico slovacco.

La manifestazione è culminata in Cattedrale con il concerto di musica sacra del coro Ad Una Corda, il coro della Chiesa di Pezinok, una cittadina famosa per i suoi vini bianchi, che si trova sulle colline dei Piccoli Carpazi, pochi chilometri a nord di Bratislava, dove organizza un festival biennale per cori sacri che si svolge nel mese di maggio. Il coro ha una lunga esperienza di canto sacro e popolare. Ha dato molti concerti all’estero, partecipato e vinto premi a concorsi e festival internazionali, ed ha eseguito prime esecuzioni di Messe e di partiture vocali-strumentali di compositori slovacchi contemporanei scritte appositamente per loro.
Aperto e chiuso da don Alberto Zironi, vicario vescovile dell’Arcidiocesi, con un ricordo di Giovanni Paolo II e la lettura di due delle sue preghiere, il programma del concerto è stato molto apprezzato dai presenti che hanno lungamente applaudito i singoli brani, in gran parte di autori slovacchi, non conosciuti in Italia, e pertanto di grande interesse musicologico. Molti intenditori presenti hanno potuto complimentarsi con il maestro Šipoš alla fine del concerto, che ha voluto ringraziare la città della calorosa accoglienza concludendo la giornata, come già in mattinata, con alcuni canti folk davanti alla Cattedrale.

Era anche esposta una consistente scelta di materiale turistico che è stata “bruciata” in poche ore da un pubblico attento ed esigente.
La manifestazione, che eccezionalmente si è tenuta sul piazzale del Duomo, era organizzata da Zuzana Solieri, in collaborazione con l’Arcidiocesi e la Basilica Metropolitana di Modena, e con il patrocinio dell’Ambasciata Slovacca, dell’Istituto Slovacco a Roma, del Comune e della Provincia di Modena, dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra e del Ministero della Cultura Slovacco per l’iniziativa “2006 Anno della Musica Slovacca”.