“Non escludo che volessero proprio uccidere Tommy”: è uno dei pensieri che “frullano” nella testa di Paolo Onofri. Il padre del bimbo rapito e ucciso alle porte di Parma il 2 marzo non crede che si sia trattata di una rapina a scopo di estorsione finita in tragedia.

“Al massimo la giacenza nel bunker dell’ufficio postale è di 100.000 euro e non di 5 milioni. Poi sarebbe stato più comodo un rapimento al mattino perchè di notte l’ufficio postale è inespugnabile”.