Dopo il padre, anche Paola, la madre del piccolo Tommy, rigetta la richiesta di perdono avanzata da uno degli indagati, Salvatore Raimondi.

“Lasciamo stare, stendiamo un velo pietoso, non ne voglio neanche parlare – ha detto la donna -. Per me non esistono queste lettere, scrivetelo pure’.
Raimondi ha scritto una lettera nella quale ha invocato il perdono per quanto accaduto ai genitori del piccolo rapito e poi ucciso nel Parmense.
Ieri il marito aveva parlato di un perdono al momento ”impossibile”. ”Siamo ancora molto, molto, molto lontani – aveva affermato Paolo Onofri – Credo che, al di la’ di quelle che saranno le specifiche responsabilita’ che gli inquirenti stabiliranno, parlare di perdono oltre ad essere estremamente prematuro e’ anche quasi impossibile.