Non sapevo nulla del sequestro e dell’uccisione di Tommaso: questa in sostanza la posizione, come riferita dal suo legale, l’avv.Lorenzo Isoppo, di Antonella Conserva.


A sostegno della tesi difensiva, la donna ha ricordato le parole pronunciate dal compagno Mario Alessi, quando furono fermati nella Questura di Parma: ”Perdonami, non ti ho detto la verità”, disse Alessi, secondo quanto riferito dall’avv.Isoppo all’uscita dall’ interrogatorio davanti al Gip di Bologna, Marinella De Simone.
Secondo la difesa, quindi, Antonella Conserva era completamente all’oscuro di tutto: ”E’ una persona ovviamente molto provata – ha spiegato il legale – una persona che ha vissuto con un uomo che forse non conosceva fino in fondo”.
In mattinata nei pensieri della donna c’era anche il piccolo figlio Giuseppe, che proprio oggi compie 7 anni: in un colpo solo si è visto portare via mamma e papà (Alessi), e ora è affidato alle cure della nonna materna.
Antonella Conserva, secondo quanto riferito ancora dal suo legale, ha pensieri anche per la famiglia Onofri, e che forse in futuro potrebbero finire su una lettera o comunque in un messaggio per la famiglia del piccolo: ”Non certo adesso – ha chiuso il legale – perchè materialmente non ne ha la possibilità”.

Salvatore Raimondi “ha pianto e si è alterato” quando, durante l’interrogatorio di garanzia del Gip di Bologna, gli sono state riportate le dichiarazioni di Mario Alessi che lo accusa dell’omicidio del
bimbo. A riferirlo è stato l’avvocato Franca Uggeri, legale di Salvatore Raimondi, al termine dell’interrogatorio di garanzia presso il carcere di
Bologna.
Raimondi “era emozionato e anche arrabbiato” quando gli hanno riportato le accuse di Alessi, ha detto l’avvocato, ” tormentato dal rimorso per la morte del bimbo” ha ribadito il legale.
Raimondi, infatti, ha spiegato l’avvocato, “era stato convinto e spinto ad effettuare il sequestro da Alessi, che gli aveva promesso dei soldi”.
Raimondi, dinanzi al Gip distrettuale di Bologna e al Pm Silverio Piro, ha ribadito, stamattina, tutto ciò che aveva detto nei giorni scorsi. A uccidere
il bimbo soffocandolo, secondo la versione di Raimondi, fu Mario Alessi. Di quell’omicidio Raimondi “era all’oscuro e lo seppe soltanto il giorno dopo”, ha ribadito l’avvocato Uggeri. Per Raimondi si doveva trattare “soltanto di un sequestro lampo” ha proseguito il legale, specificando che per Raimondi “la morte del bimbo non doveva accadere”.
Nel corso dell’interrogatorio di garanzia Salvatore Raimondi ha anche scagionato il fratello Giacomo Raimondi, ha riferito l’avvocato Uggeri, indagato nei giorni scorsi per concorso in sequestro di persona. Un interrogatorio breve, comunque, quello di Raimondi che, “ha dato anche in
questa occasione prova di credibilità e coerenza – ha concluso l’avvocato – riferendo sempre le stesse cose”.