Dove andare a piantare nuovi vigneti, su quali terreni, con quale esposizione? A queste domande l’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Modena cerca di rispondere con la carta di “zonazione viticola”, uno strumento che ha lo scopo di individuare le zone vocate per i lambruschi “Doc” modenesi.

L’anno scorso lo studio ha interessato le aree Doc di pianura (Sorbara e Salamino) adesso tocca alla collina, in particolare le zone del lambrusco Grasparossa.
Questo pomeriggio a Castelvetro, infatti, verranno presentati i primi risultati delle ricerche per l’areale della collina. L’incontro si terrà alle ore 17,30 all’azienda agricola “Castelvetro” di Chiarli, in via Belvedere 8.

Il progetto è coordinato dal Centro ricerche produzioni vegetali e realizzato con il concorso di Provincia e Consorzio di tutela del lambrusco di Modena. Nell’incontro, cui collaborano il Comune di Castelvetro e l’azienda Chiarli che ospita l’evento, intervengono Maurizio Zamboni (Università Cattolica di Piacenza), sulle finalità della zonazione, e Carla Scotti (cooperativa Iter), sull’importanza del suolo in vitivinicoltura. E’ inoltre prevista una degustazione dei vini derivati dalle microvinificazioni effettuate su uve prodotte dalle aziende aderenti al progetto “Zonazione di collina”.

“La produzione vitivinicola – afferma l’assessore all’Agricoltura e alimentazione Graziano Poggioli – rappresenta un carattere distintivo importante oltre che per la grande rilevanza dal punto di vista economico anche per i suoi risvolti culturali e paesaggistici. I tre lambruschi Doc modenesi che in tante cantine hanno raggiunto qualità ottime, ottenuti da uve coltivate sempre più con il metodo dell’agricoltura integrata e da agricoltura biologica, fanno parte delle eccellenze eno-gastronomiche che la Provincia vuole tutelare e valorizzare, collegandole sempre di più al territorio e alle stesse caratteristiche dei suoli, per rispondere alla sfide dei mercati e per una migliore fidelizzazione dei consumatori”.

L’obiettivo del progetto è quello di arrivare a definire una “carta” delle zone vocate per i lambruschi modenesi per pianificare l’attività viticola e programmare nuovi impianti in suoli idonei: le caratteristiche del vino, infatti, sono strettamente correlate ai caratteri ambientali del territorio di produzione. “E il nostro si identifica in modo stretto con il lambrusco – spiega il sindaco di Castelvetro Roberto Maleti – sia per l’importanza economica del settore sia per il mantenimento e il miglioramento dell’aspetto paesaggisti”.