Dopo anni si inverte la tendenza e aumentano del 5,5 per cento i consumi familiari di verdure e ortaggi, ma cresce anche l’arrivo di prodotti dall’estero che, senza adeguati controlli sull’etichettatura, rischiano di essere spacciati come Made in Italy.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti nel primo bimestre del 2006, sulla base dei dati sui consumi domestici Ismea-AcNielsen, che evidenzia una crescita delle vendite per gli alimentari del 2,6 per cento. Nel periodo considerato i prodotti più acquistati in quantità dalle famiglie italiane sono stati – sottolinea la Coldiretti – in ordine d’importanza, patate, finocchi, pomodori, carciofi e cavolfiori, mentre nel primo mese dell’anno le importazioni di ortaggi, legumi e patate sono aumentate dell’8,7 per cento rispetto al 2005. Purtroppo, però, a causa delle irregolarità presenti nell’etichettatura la verdura proveniente dall’estero è destinata in molti casi a essere spacciata come Made in Italy poiché – denuncia la Coldiretti – nonostante l’entrata in vigore di norme che prevedono multe salate, sono praticamente scomparse dai banchi di frutta e verdura le etichette con l’indicazione dell’origine, della qualità e delle varietà in vendita.



E’ necessario, sostiene la Coldiretti, assicurare maggiori controlli per evitare truffe alimentari e dare più spazio al prodotto nostrano che può garantire condizioni di genuinità e freschezza uniche non essendo soggetto ai lunghi tempi di trasporto dei prodotti importati. E proprio per consentire al consumatore di conoscere personalmente l’origine degli alimenti che mette in tavola, contribuendo a riscoprire il consumo dei prodotti di stagione e a valorizzare le peculiarità, la tipicità e la cultura del territorio, Coldiretti Emilia Romagna ha lanciato la campagna “No-strano, sì nostrano”, con la raccolta di firme per una proposta di legge popolare che, oltre a richiedere maggiori controlli sull’etichettatura, intende sostenere la vendita diretta e il consumo di prodotti locali nella ristorazione collettiva. Le firme verranno consegnate all’amministrazione regionale a metà maggio”.