C’è l’inchiesta della Dda di Bologna su una
presunta cellula terroristica che avrebbe fornito supporto logistico ad altri militanti dell’integralismo islamico, dietro le 18 perquisizioni eseguite dai carabinieri del Ros per lo più nella provincia del capoluogo emiliano.


Tredici perquisizioni, per lo più nei confronti di cittadini tunisini, sono state fatte a Bologna e in paesi della provincia come Imola, Budrio,
Marzabotto e Casalecchio di Reno. Le altre perquisizioni erano dirette a due detenuti di origine nordafricana ospitati nel carcere di Palmi, in
Calabria; altre a una persona irreperibile e un’altra a un latitante.

L’inchiesta, coordinata dai Pm del pool antiterrorismo Paolo Giovagnoli e Luca Tampieri, ipotizza l’associazione con finalità di terrorismo anche internazionale (art.270 bis del codice penale), l’associazione a delinquere (art.416), oltre a diversi reati finalizzati a compierne altri, fra i quali la falsificazione di documenti.

Secondo quanto appreso da fonti investigative, l’inchiesta è partita due anni fa da un rapporto del Ros che riguardava presunte attività illecite legate all’estremismo islamico in quattro città italiane, una delle quali era Bologna.
Alcune delle persone indagate nell’inchiesta avrebbero collegamenti con altre coinvolte nell’indagine su un’altra cellula di supporto logistico che nel 2003 portò a 17 condanne (e 21 assoluzioni) davanti al Tribunale di Bologna. Per la Procura, in quella occasione, alcuni degli imputati erano fra gli organizzatori di una cellula di integralisti islamici che da Bologna falsificavano documenti e smistavano denaro contraffatto, dando supporto logistico alle attività terroristiche del Gia in Europa: in quel processo, però, l’ipotesi di associazione terroristica con finalità di eversione era caduta all’udienza preliminare, e al dibattimento si parlò solo delle numerose ipotesi di falso.
Alcuni componenti della cellula bolognese, anch’essi imputati nel processo principale, furono poi arrestati nel corso del conflitto in Afghanistan e portati nel campo di Guantanamo bay.