Il consumo di droghe, i nuovi risvolti di questo fenomeno e le strategie per contrastarlo. Questo il tema al centro del tavolo di lavoro della Conferenza provinciale dei sindaci, riunitasi questa mattina nella sala del Consiglio di Palazzo Allende.

A relazionare sul fenomeno sono stati l’assessore provinciale alla Solidarietà Marcello Stecco, l’assessore ai Diritti di cittadinanza del Comune Gina Pedroni, il professor Umberto Nizzoli dell’Asl e il capo della squadra mobile della Questura di Reggio Antonio Turi.

La riunione con i sindaci della provincia di questa mattina ha rappresentato il traguardo di un lungo lavoro svolto da un apposito Tavolo provinciale, che si è costituito per analizzare in fenomeno dell’uso di sostanze stupefacenti e individuare nuove, e più appropriate, strategie di intervento. Del Tavolo fanno parte: “la Provincia, il Comune di Reggio, l’Anci provinciale, l’Asl, la Questura, il Csa (ex provveditorato agli studi), l’Osservatorio sulla sicurezza stradale, il Ceis, la comunità Papa Giovanni XXIII, la Collina e Nefesh.

“Istituzioni, servizi e associazioni – ha spiegato l’assessore provinciale Marcello Stecco – hanno partecipato a questo tavolo con un triplice orientamento. Il primo era di valutare l’aumento del consumo di sostanze e la sua crescente complessità. In secondo luogo l’obiettivo di far emergere una nuova consapevolezza sul tema, perchè gli stili di consumo che ci troviamo di fronte sono profondamente mutati. Infine, l’assunzione del principio che solo unendo le forze è possibile contrastare il fenomeno e favorire il benessere sociale”.

Proprio sui “nuovi stili di consumo” si è soffermata la relazione del professor Umerto Nizzoli. “Il fenomeno è cresciuto in termini quantitativi, ma soprattutto è estremamente variegato, per la diversità di soggetti coinvolti e per la pluralità di modalità di consumo”. L’errore da scongiurare secondo Nizzoli è quello di considerare “le persone interessate dal consumo come un universo omogeneo. Ci sono tossicodipendenze, così come ci sono casi sporadici di sperimentazione di droga”. Nell’intervenire però “guai a pensare che siano solo i primi quelli di cui preoccuparci, perchè non bisogna mai minimizzare l’approccio alla droga”. Una questione di mentalità dunque: “Non possiamo pensare di eliminare completamente la droga dalla nostra società, ma abbiamo la responsabilità di contrastare quei meccanismi che agli occhi soprattutto dei più giovani fanno percepire la droga come legale e socializzante”.
Altro campanello di allarme è “l’effetto stigma – ha spiegato Nizzoli – cioè quell’etichetta che si attribuisce a c
hi è in carico ai servizi sociali. Questo fa si che si arrivi all’aiuto solo in situazioni di avanzata emergenza”. La soluzione “potrebbe essere – ha detto Nizzoli – l’avvicinamento alla problematica nei luoghi di vita e non unicamente nelle strutture”.

E’ intervenuto poi il capo della squadra mobile della Questura di Reggio Antonio Turi, mettendo l’accento sul concetto di sicurezza partecipata: “Significa che ciascuno, dall’istituzione al singolo cittadino, fornisce il proprio contributo. E’ un metodo che fa diventare due facce della stessa medaglia prevenzione e repressione. Sono convito dell’efficacia di questo concetto, che va poi riempito di contenuti nell’attività quotidiana delle istituzioni”. Secondo Turi a questi fini è necessaria la “collaborazione fra pubblico e privato. In pratica, il contributo del cittadino attraverso segnalazioni e denuncie può apparire inutile, ma così non è. E’ grazie a queste azioni che noi arriviamo agli arresti, degli spacciatori al minuto e all’individuazione di fette più ampie del mercato della droga. Tutto questo, oltre a fermare gli autori di reati, ci consente di incrementare il bacino di conoscenze che consente poi a noi e a tutte le altre istituzioni preposte di mettere in atto strategie adeguate”.
Turi si è infine
soffermato su due elementi fondamentali del concetto di sicurezza partecipata: “La riqualificazione urbanistica ed edilizia, con il posizionamento di sensori, ad esempio la videosorveglianza e la successiva analisi di quanto questi sensori mettono a nostra conoscenza”.

Sono poi intervenuti l’assessore comunale Gina Pedroni, il sindaco di Montecchio Iris Giglioli, don Giuseppe Dossetti (presidente del Ceis) e Cesare Beggi, coordinatore dell’Anci provinciale.

La Conferenza ha infine deciso di promuovere un ulteriore incontro in occasione della ‘Gioranta Mondiale contro la drogra’ in programma il 26 giugno.