I frammenti di pietra trovati a terra nella via Lanfranco stretta, fra il Duomo di Modena e la Torre della Ghirlandina, appartengono a quest’ultima e non al Duomo come in un primo tempo pensato: si e’ staccato un piccolo pezzo della prima balconata della torre civica, posta a circa 60 metri da terra.


Era dalla mattinata che gli esperti cercavano di sciogliere il dubbio sulla provenienza del frammento caduto nella notte tra sabato e domenica: nel primo pomeriggio e’ stato appurato il danno subito dagli ornamenti della torre. ”Si e’ staccato un pezzo di rosso ammonitico di Verona, una pietra soggetta e questo tipo di danno a seguito della centenaria esposizione agli agenti atmosferici”, ha recisato il Comune di Modena in una nota.

A meta’ del pomeriggio gli ‘scalatori’, calandosi con le corde, hanno individuato e raggiunto il punto esatto del distacco.

Nelle prossime settimane proseguiranno i lavori di controllo e di messa in sicurezza della Ghirlandina, avviati da tempo: l’ esterno viene verificato e ‘battuto’ per accertarne la solidita’; poi lavori di impermeabilizzazione e rilievi di diversa natura sullo stato di salute della torre. Si tratta di interventi che costituiscono un patrimonio di conoscenza prezioso in casi di emergenza come questo e sono propedeutici a un successivo restauro generale. ”Un paio di anni fa – sottolinea il Comune – e’ stata effettuata una completa ispezione delle quattro facciate della Ghirlandina con battitura e rimozione del materiale friabile, operazione che e’ stata ripetuta anche due mesi orsono”.

L’area resta transennata in attesa di ultimare i lavori e le verifiche gia’ previste nel programma di monitoraggio della Ghirlandina.


Il Comune ricorda anche che ”distacchi di materiali dal Duomo e dalla Ghirlandina si sono gia’ verificati in passato e sono solo la testimonianza della friabilita’ del materiale utilizzato per la costruzione del monumento nove secoli orsono.