È una delle novità che saranno presentate a Bologna dal 17 al 20 maggio al Congresso dell’ANIRCEF, Associazione dei Neurologi Italiani che si dedicano alla ricerca e allo studio delle cefalee, cioè il maledetto mal di testa.

91.550 sono le persone che a Bologna e provincia soffrono di mal di testa in modo così frequente da richiedere una visita medica. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), d’altronde, l’emicrania (cioè la forma più “pesante” di cefalea) è al 19° posto come causa di inabilità per gli uomini e sale al 12° per le donne, prima del diabete; 18.000 le giornate di lavoro perse ogni anno in Italia.


Ma perché l’emicrania colpisce alcune persone e non altre? Una risposta arriva dal Congresso nazionale dell’ANIRCEF “Le Basi Scientifiche delle Cefalee” (Bologna, Hotel Royal Carlton, dal 17 al 20 maggio):
“Gli ‘emicranici’ hanno un cervello speciale, che consuma più energia di quella che ha in riserva” anticipano i presidenti del congresso Pietro Cortelli e Pasquale Montagna, docenti del Dipartimento di Scienze Neurologiche dell’Università di Bologna e neurologi della Clinica Neurologica dell’Azienda USL di Bologna.
“Il risultato finale è che il cervello per difendersi causa un dolore spontaneo, segnale di evitamento di una cosa nociva, che obbliga al riposo. È un cervello sempre all’erta, che rende quindi l’emicranico un soggetto altamente produttivo, in grado di farsi carico di molti problemi altrui, spesso non pensando a se stesso (generoso, altruista), che paga però questa ampia disponibilità con l’emicrania che rappresenta ‘per fortuna’ il suo fattore limitante”.


Influenza dello stress sull’emicrania, modi per affrontare l’emicrania mestruale (erroneamente considerata “normale” da molte donne), nuovi farmaci per curare ma anche per prevenire le forme più gravi, sono solo alcuni degli altri temi in discussione al Congresso di Bologna.


Oltre agli aspetti clinici, gli specialisti affronteranno per la prima volta pubblicamente in Italia il tema ”governo clinico della cefalea”, in un confronto con il mondo dell’organizzazione sanitaria – partecipa Franco Riboldi, direttore generale dell’Azienda USL di Bologna che patrocina il Congresso -, delle istituzioni e dei pazienti. Governo clinico significa la predisposizione di un percorso per chi soffre di cefalee in modo da agevolare l’accesso alla diagnosi e fornire il trattamento adeguato, a partire dal medico di medicina generale fino al centro specializzato, come quello attivo a Bologna presso la Clinica Neurologica, il Centro per lo studio delle cefalee ed algie facciali. La strada è lunga: solo il 50% circa delle persone che soffrono di cefalea si rivolge al proprio medico per ottenere consigli e terapie.
Scoperte scientifiche e innovazioni organizzative, opportunamente gestite e applicate, potranno determinare un cambiamento in questo scenario.