Il Comune di Modena ha aderito all’Associazione delle Città Italiane Patrimonio Mondiale Unesco, l’organismo che riunisce le città italiane che possiedono un patrimonio culturale riconosciuto di valore universale ed eccezionale che, nel caso di Modena, sono il Duomo, la Torre Civica Ghirlandina e Piazza Grande.

Lo stabilisce una delibera approvata all’unanimità in Consiglio comunale e che comporterà il versamento di una quota associativa annuale di 1.600 euro.
Illustrando la delibera l’assessore alla Cultura Mario Lugli ha ricordato che le finalità dell’associazione consiste principalmente “nell’attuare iniziative per la tutela del patrimonio culturale e naturale dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco e realizzare progetti e proposte comuni da presentare alle Amministrazioni pubbliche e alle istituzioni internazionali. Andranno anche costruite politiche di scambio di esperienze in relazione ai problemi che si presentano e alle soluzioni adottate dalle varie comunità – ha aggiunto Lugli – e saranno promosse iniziative di educazione in collaborazione con le autorità scolastiche”.

La delibera che sancisce l’ingresso di Modena nell’associazione, ne approva anche lo statuto che – tra le altre cose – prevede anche la collaborazione con Università e centri di ricerca, la programmazione di una politica turistica e di diffusione dell’immagine “che corrisponda agli interessi della comunità in cui si trovano i beni patrimonio dell’umanità” e la collaborazione con associazioni analoghe e con la stessa Unesco.