Un programma di edilizia agevolata per la realizzazione di 3 mila alloggi da destinare all’affitto o come prima casa, il cui bando è attualmente in fase di realizzazione; un più ampio progetto per la realizzazione di 10 mila abitazioni in 10 anni, su cui avviare il confronto già da questo mese di giugno con il sistema delle Autonomie e i sindacati; la definizione di nuovi criteri per la ripartizione del Fondo sociale per l’affitto, in grado di dare maggiore efficacia a tale strumento, a fronte di un forte aumento delle domande di contributo.


Di fronte a un disagio abitativo in crescita – specialmente tra le fasce più deboli della popolazione – anche per l’evidente sottostima delle risorse stanziate dal Governo nazionale negli ultimi anni, la Regione Emilia-Romagna rilancia il proprio impegno per la casa e chiama a raccolta l’intero sistema delle Autonomie locali, delle Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e dei Sindacati inquilini.

E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato oggi a Bologna dall’assessore regionale alla programmazione e sviluppo territoriale Luigi Gilli , da Enrico Manicardi per l’Upi, da Antonio Gioiellieri per l’Anci, da Paolo Lanna, Marino Favani e Denis Merloni per Cgil, Cisl e Uil, da Mauro Colombarini per il Sunia e Luciano Tozzi per il Sicet.

Il protocollo punta dunque a rafforzare la concertazione, discutendo e concordando gli obiettivi e le strategie di attuazione dell’intervento abitativo pubblico in Emilia-Romagna nei prossimi anni. Per dare una risposta alle domande di abitazioni, che sia non solo adeguata sul piano dei numeri, ma anche sempre più qualificata e attenta sul piano ambientale ed energetico.

“La casa – ha sottolineato l’assessore Gilli – è non solo un diritto fondamentale, ma anche un elemento imprescindibile di integrazione sociale e di prevenzione dei fenomeni di degrado e di emarginazione. La Regione dunque rafforza il proprio impegno per realizzare case e quartieri più a misura d’uomo, nel rispetto dell’ambiente e del territorio. Per una migliore qualità della vita. E’ questo per noi un obiettivo prioritario da perseguire con il fondamentale contributo di Comuni e Province, Sindacati confederali e Associazioni degli inquilini”.