“Il nuovo governo Prodi ha dato un segnale d’innovazione al paese investendo sei donne di responsabilità di governo. Si tratta di donne autorevoli che sapranno dimostrare di avere una visione globale del Paese senza trascurare i problemi reali e quotidiani di cittadini e cittadine. A loro i nostri auguri di buon lavoro. Speriamo che il passo successivo ci porti nella prossima legislatura ad avere una donna anche nelle quattro più alte cariche dello Stato”. Lo dichiarano le quattro assessore della Giunta comunale di Modena.

“Investire sulle donne – sottolinea l’assessora agli Affari generali e alle Pari Opportunità Simona Arletti – è la strada giusta se vogliamo dare voce e visibilità ai soggetti che avranno un ruolo chiave nel rilanciare la crescita economica in Europa. Questo è il messaggio uscito anche dagli incontri tenutisi nei scorsi giorni al Baluardo e conclusi il 15 maggio con il partecipato convegno Il ruolo delle donne nel contesto dell’Agenda europea per la crescita e l’occupazione”.
L’assessore all’Istruzione Adriana Querzè esprime “vivissima soddisfazione” per l’affidamento dell’incarico di Vice Ministro all’Istruzione a Mariangela Bastico: “Si tratta di un riconoscimento importante alle competenze della persona e al lavoro che nella nostra regione ha svolto in difesa della scuola di tutti. Sarà da oggi più facile vedere affermata la centralità della scuola nel Paese ed affrontare la pesante situazione in cui il passato governo ha lasciato la scuola”.
Francesca Maletti, assessore alle Politiche sociali, sottolinea da parte sua il proprio compiacimento per la creazione del dicastero della Famiglia: “perché è necessario individuare risposte in grado di dare una visione globale dell’essere umano e della famiglia, e sono contenta che sia stato affidato ad una persona autorevole e di lunga esperienza come Rosy Bindi”.
I nuovi ministeri vanno a colmare una lacuna anche secondo l’assessora alle Politiche giovanili Elisa Romagnoli: “Esprimo massima soddisfazione per la creazione, finalmente, di un ministero per le Politiche giovanili – e ancor più perché è stato affidato ad una donna. Resta, però, il fatto che rimaniamo il fanalino di coda dell’Europa per quanto riguarda le presenza di donne al Governo”.