Sono 327 le persone che i Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Emilia hanno denunciato alla Procura reggiana per truffa aggravata finalizzata ad ottenere denaro
pubblico e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, per aver indebitamente percepito il bonus bebè previsto dalla legge finanziaria 266/2005, causando un danno alle casse dello Stato pari a 327mila euro.

Gli indagati sono impiegati, operai e casalinghe, di età compresa tra i 21 e i 50 anni tutti residenti nella provincia di Reggio Emilia.

Presentando false certificazioni, erano riusciti a ottenere la concessione di 1000 euro del bonus bebè per la nascita dei propri figli nell’anno 2005 senza però essere in possesso dei requisiti previsti.
La truffa è stata sventata dagli uomini del Colonnello Gianluca Bersella. Le 327 denunce seguono le analoghe 42 di alcuni mesi fa a Luzzara, sempre nel reggiano, per un ulteriore danno di 42mila euro.

369 denunce, quindi, quelle complessivamente operate nel reggiano che potrebbero essere soltanto
la punta di un iceberg di un fenomeno che, secondo i militari, potrebbe rivelarsi di ben più ampie dimensioni.