Hanno parlato di lavoro e libertà analizzando gli articoli 2 e 3 della Costituzione. Hanno affrontato il discorso dello studio della religione e di multicultura a scuola ponendo al sindaco richieste sull’entità del fenomeno migratorio, portando le testimonianze dirette di studenti stranieri, chiedendo informazioni sulla Consulta degli stranieri e sul diritto di voto agli immigrati. Ma hanno anche parlato di risparmio energetico e dei problemi del traffico.

Ne hanno parlato come sanno fare i ragazzi: non in astratto, ma portando un problema concreto e spiegando come è stato affrontato (un tetto fotovoltaico per riscaldare la scuola senza emettere anidride carbonica, doppi vetri per ridurre il rumore all’Istituto Barozzi che partecipa ad Agenda 21) e facendo richieste altrettanto concrete (semafori a richiesta e rallentatori di velocità per raggiungere in sicurezza la scuola dagli studenti del Corni).

Lo hanno fatto questa mattina i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado di Modena durante un serrato confronto con il sindaco Giorgio Pighi e l’assessore all’Istruzione Adriana Querzè, riuniti in un’aula del Consiglio comunale mai così affollata e attenta.
Agli interventi dei rappresentanti dei Licei Muratori e S. Carlo, degli Istituti Cattaneo, Fermi e Corni, il sindaco ha risposto che gli stranieri presenti a Modena provengono da 122 paesi, ha spiegato come funziona la Consulta, ma anche come il primo cittadino può concedere attraverso un breve iter la cittadinanza agli stranieri nati in città.
Per quanto riguarda la partecipazione dei giovani, il sindaco ha lodato in particolare il percorso che ha portato gli studenti delle scuole medie Marconi e Ferraris (presenti in aula come uditori) a formare il Consiglio circoscrizionale dei ragazzi che martedì 31 maggio sarà presentato ufficialmente in Circoscrizione 2.
Infine, agli studenti di numerose scuole (oltre a quelli già citati, i licei Tassoni, Wiligelmo, Sigonio e l’Istituto Selmi) che dopo aver raccontato le esperienze dei loro giornalini scolastici hanno chiesto di poter parlare a tutti i ragazzi modenesi attraverso il giornale del Comune, sindaco e assessore hanno garantito la propria disponibilità ad affiancarli nel percorso che li potrà portare a realizzare un giornale interscolastico frutto del lavoro sinergico di tutte le scuole.
Sempre a proposito di comunicazione, gli studenti dell’Istituto Guarini hanno invece insistito sulla necessità di un canale di comunicazione aperto tra scuola e amministrazione e hanno proposto una cassetta della posta a scuola per scrivere a sindaco e Giunta.

L’assessore Querzè ha poi ampliato il discorso sulla scuola accogliente con gli stranieri anche in riferimento agli studenti disabili, sottolineando che “non è giusto siano concentrati esclusivamente negli istituti professionali dove vengono quindi a crearsi le situazioni di maggior disagio”.
Ai ragazzi che le chiedevano cosa ne pensasse della possibilità di sostituire lo studio della religione con lo studio delle religioni, l’assessore ha suggerito di guardare ancora più avanti: “Temo il proliferarsi dello studio di tante religioni; penso sia invece ora di iniziare a ragionare su un tavolo interreligioso, su come cioè le religioni possono dialogare tra loro”.

L’iniziativa di questa mattina, organizzata dall’assessorato all’Istruzione e dall’ufficio Modena città educativa, si colloca nel percorso del progetto “Esercizi di democrazia” che intende promuovere il diritto di cittadinanza, la costruzione del senso di appartenenza al territorio e alla comunità e la responsabilità civile nelle giovani generazioni.