Quasi dodicimila visitatori, nonostante la prima domenica sia stata caratterizzata dal maltempo. “Fattoria aperte”, l’appuntamento che da ormai otto anni ha lo scopo di avvicinare e far conoscere ai cittadini modenesi il mondo delle campagne, ha suscitato anche quest’anno un largo interesse di pubblico.

L’iniziativa, promossa dall’assessorato provinciale all’Agricoltura e alimentazione, ha coinvolto le 45 aziende agricole modenesi che fanno parte del circuito Fattorie aperte (20 a produzione biologica, 13 agriturismi, due istituti agrari e il parco faunistico di Festà). La manifestazione prese avvio nel 1999 con la collaborazione di 15 fattorie e la presenza di tremila visitatori.

Per molti è stata l’occasione di un viaggio tra natura e cibo. Gli agricoltori si sono messi a disposizione per illustrare i cicli produttivi e per dare tutte le informazioni sui prodotti dell’azienda e i percorsi lungo tutta la filiera, ovvero dal campo alla tavola, dal produttore al consumatore.

E nel fine settimana è possibile sfruttare l’opportunità offerta da “Musei da gustare”. In occasione dell’iniziativa promossa dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio, infatti, saranno aperte ai visitatori 14 aziende agricole: VII dicembre 1976 (Ponte Sant’Ambrogio), Boni Enrico (a Ganaceto), Santa Rita (Cognento), Prà Rosso (Salse di Nirano a Fiorano); l’acetaia Caselli e l’azienda La Fontana a Spilamberto; le aziende Riccina e Modena a San Felice; I Rodi, il Feliceto (Ospitale) e La Palazza nel Comune di Fanano; l’azienda Fabbri a Finale Emilia; la Fattoria del Parco a Maranello e l’azienda Paltrinieri a Sorbara di Bomporto. Per informazioni: tel. 059 209730.

“Il successo della manifestazione anche per quest’anno – spiega l’assessore provinciale all’Agricoltura e alimentazione Graziano Poggioli – conferma l’interesse dei cittadini – consumatori verso i temi dell’agricoltura, dell’ambiente e dell’alimentazione. E’ nostro intento sviluppare il rapporto tra campagna e città, tra produttori e consumatori, promuovendo percorsi conoscitivi delle principali filiere alimentari alla scoperta delle produzioni modenesi di eccellenza, a cominciare dai prodotti tipici e biologici. Nostro obiettivo – aggiunge Poggioli – è quello di sostenere un modello di azienda agricola polifunzionale capace di dare risposte a chi lavora nei campi e costruire una realtà agro-gastronomica più consapevole ed eco-compatibile”.