Quel matrimonio non s’ha da fare… pardonne: “escludo categoricamente la possibilità che la strada possa divenire un’arteria di attraversamento veicolare. Occorre partire da questa certezza.”

Questa la sentenza emessa dall’assessore all’Urbanistica e Vicesindaco Giancarlo Diamanti. Non stiamo vivendo nell’epoca del romanzo di Manzoni, bensì nell’anno 2006, non ci sono i bravi, c’è Giancarlo Diamanti, non c’è Don Abbondio, ci sono i commercianti di via Felice Cavallotti infuriati. Lo scenario però non cambia! Una presa di posizione arrogante che cerca di tacciare le richieste di un gruppo di commercianti ormai al collasso che sembra abbiano solo un’alternativa: chiudere le loro attività! Un dictat che sembra non abbia lasciato nessuna speranza al dialogo con i cittadini. Come spesso accade il cittadino deve subire le imposizioni di un’amministrazione sempre più contestata e discussa per prese di posizione e decisioni che sembrano in aperto contrasto alle problematiche sollevate nei vari quartieri. Altro esempio di una soluzione contestatissima da un intero villaggio artigiano è quella di aver ricavato al centro di via Pio X parcheggi per i residenti. All’epoca vi fu una vera sollevazione dei residenti, una raccolta di firme aveva fatto capire che questo intervento era voluto da una piccola minoranza: una ventina a favore e oltre centoventi contrari. Anche in questo frangente fu palesemente accontentata una minoranza notoriamente vicina a Giancarlo Diamanti e non la stragrande maggioranza. Si pensi che i lavori vennero appaltati ed eseguiti in poche settimane costringendo i lavoratori a lavorare anche nei giorni festivi per ultimare l’intervento prima delle elezioni amministrative. E’abbastanza prevedibile che un assessore all’urbanistica avrà un ruolo molto rilevante nel nostro paese di Sassuolo, fra questo politico con questa qualifica non è solo un semplice addetto di bottega,ma partecipa al nuovo destino dell’assetto urbanistico di Sassuolo,ossia ha il potere di emanare,assieme ai suoi alleati,le regole e il funzionamento del territorio.
Ecco perché,nella personalità di assessore all’urbanistica,conta la sua statura di uomo e politico,contano le opinioni che,come tutti,può avere sui vari problemi,ma conta soprattutto,e forse più di queste,il modo in cui concepisce il proprio ruolo nel sistema istituzionale.
Scelte come queste,di imporre con arroganza e prepotenza decisioni che solo lui ormai sembra sforzarsi di condividere,sono scelte di un assessore destinate a restare in carica non tanto tempo e suggeriscono più attenzione all’immagine che si vuol dare di Sassuolo senza poi tralasciare l’intenzione che si vuol dare alla politica gia oggi decisamente contestata da molti.

Ma allora esiste o no il buon esempio del buon padre di famiglia?In effetti per fortuna esiste ancora e nel modello rispecchiano tanti cittadini.
Assessore comunale una volta,forse ora non più,voleva dire innanzi tutto un marchio di primissimo livello intellettuale,chiaro e decifrabile nella società non soltanto dalle sue dichiarazioni pubbliche ma anche dalla sua cultura,una opinione e scelta fatta o riportata significava un sicuro successo di adesioni e convergenze di opinioni pubbliche.

Ai politici senza vergogna,irresponsabili,disposti a passare sull’etica civile di chiunque pur di imporre le loro imposizioni;dobbiamo dir loro basta e di porre fine a questi comportamenti inaccettabili.


Francesco Menani segretario e capogruppo Lega Nord Padania Sassuolo.