Una forte preoccupazione per gli incidenti avvenuti nei giorni scorsi a El Aaiun ai danni della popolazione saharawi, ma anche per le difficoltà che sembra incontrare la missione Onu per il Sahara Occidentale.

La esprime l’assessore della Provincia di Modena Stefano Vaccari che a fine febbraio aveva guidato una delegazione di amministratori modenesi nel territorio del Tindouf, nel deserto sahariano, per partecipare alle celebrazioni del 30° anniversario della proclamazione della Repubblica araba Saharawi democratica (Rasd).

Gli episodi di violenza sono avvenuti in occasione della visita nella capitale del Sahara occidentale di una delegazione Onu quando la polizia marocchina ha arrestato alcune decine di dimostranti e ha cercato di impedire che i portavoce saharawi fossero ricevuti dagli inviati di Kofi Annan. Oltre ad aver denunciato l’infiltrazione di agenti nei cortei, per i Saharawi è particolarmente grave l’aggressione alla figlia dell’attivista Aminetou Haidar, che ha già scontato quasi quattro anni di carcere e pochi giorni prima aveva rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo “El Periodico” nella quale aveva segnalato le difficoltà della situazione nel Sahara occupato, soprattutto per quello che riguarda il rispetto dei diritti umani.

“In questa situazione – sottolinea l’assessore Vaccari – si teme che l’Onu non rinnovi il mandato alla Minurso, la missione delle Nazioni Unite che avrebbe dovuto organizzare il referendum per stabilire il futuro dell’ex colonia spagnola. La presenza dell’Onu invece è fondamentale per garantire che la situazione non diventi ancora più difficile per la popolazione e per mantenere viva la speranza di una prospettiva di soluzione della questione”.