Informare e sensibilizzare sui pericoli provocati dal fumo e fare il punto sul Progetto regionale contro il tabagismo. Con incontri e iniziative organizzati dalle Aziende sanitarie, dalle Associazioni di volontariato e dagli Enti locali, l’Emilia-Romagna partecipa alla Giornata mondiale senza tabacco, che si svolge oggi, mercoledì 31 maggio, su iniziativa dell’Organizzazione mondiale della sanità.


Il tema di questa edizione è “Tabacco: nocivo sotto qualsiasi forma o maschera” e si rivolge in particolare ai più giovani, invitati ad acquisire una maggiore consapevolezza rispetto ai modelli di vita da un lato e rispetto ai prodotti stessi dall’altro. Il messaggio dell’Organizzazione mondiale della sanità è: il fumo è nocivo comunque, non devono trarre in inganno espressioni come “a basso contenuto di catrame” o “senza additivi”, o la presenza in commercio di modelli spacciati come meno dannosi (“mild” o “light”). L’Organizzazione mondiale della sanità punta inoltre ad aumentare la consapevolezza sui pericoli provocati dal tabacco in generale, nelle diverse forme in cui può essere assunto (pipa, sigari, tabacco da fiuto, tabacco da masticare).
Per parlare di questo e per spiegare come ci si può liberare dalla dipendenza dal fumo, nelle piazze della regione saranno allestiti banchetti informativi gestiti dalle associazioni di volontariato, dalle Aziende Usl, con la collaborazione degli Enti locali.



Oggi è poi prevista – sia a livello nazionale che nelle varie realtà locali, l’estrazione dei premi del concorso nazionale Smetti&Vinci, un’iniziativa promossa dalla Regione Veneto, sostenuta da Ministero della Salute, Istituto superiore di sanità, Lega italiana per la lotta contro i tumori, a cui anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna ha aderito. Il concorso prevede l’estrazione di premi tra tutti i fumatori che hanno dimostrato di non aver fumato per quattro settimane (attraverso il test del monossido di carbonio nel respiro). In Emilia-Romagna hanno partecipato quest’anno circa cinquecento persone. L’iniziativa è stata promossa da tutte le Aziende sanitarie, da molti Comuni, e aziende produttive ed è stata coordinata dall’Azienda Usl di Ravenna. In particolare quest’anno l’Emilia-Romagna è stata la prima Regione a promuovere il concorso anche all’interno dei luoghi di lavoro. Hanno risposto all’invito imprese di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Copparo, Cesena. A Modena e a Ravenna il concorso è stato promosso con il sostegno delle associazioni di categoria.



Il PROGETTO REGIONALE CONTRO IL TABAGISMO: 39 CENTRI ANTIFUMO PER DISINTOSSICARSI, LE INIZIATIVE NELLE SCUOLE E NEI LUOGHI DI LAVORO

La Regione Emilia-Romagna è impegnata da anni nel Progetto regionale contro il tabagismo (avviato con la delibera di Giunta regionale n. 785/1999). Il progetto prevede un programma di azioni articolato e ha come obiettivi: la prevenzione del fumo tra gli studenti della scuola dell’obbligo; il coinvolgimento dei medici di famiglia per la prevenzione del fumo tra la popolazione generale; l’avvio di corsi intensivi per smettere di fumare; il progetto “Ospedali e Servizi sanitari senza fumo”; liberare dal fumo i luoghi di lavoro.

In tutta la regione sono stati attivati 39 Centri antifumo, dove è possibile disintossicarsi attraverso specifici corsi: 30 sono stati avviati nelle Aziende Usl e Ospedaliere, 2 in strutture del privato sociale, 1 in una struttura privata accreditata, 6 gestiti dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt).



In tutte le Aziende sanitarie sono stati emanati regolamenti applicativi per il divieto di fumo: tra gennaio 2004 e dicembre 2005, su 12 controlli dei Nas (il Nucleo antisofisticazioni dei carabinieri), non è stata riscontrata alcuna infrazione.



In tutte le Aziende Usl è stata realizzata la formazione rivolta ai medici di famiglia e alle ostetriche sul counseling antifumo: questo ha premesso di formare operatori in grado di aiutare la persona rispetto alla dipendenza dal fumo in tutte le aree principali di assistenza dei Consultori famigliari: gli Spazi giovani, il programma “Salute donna”, il “Percorso nascita”, l’assistenza rispetto alla menopausa.



I programmi di prevenzione del fumo nelle scuole primarie (ex elementari), medie inferiori e secondarie hanno coinvolto tra il 2004-2005 oltre 30.000 persone tra studenti, docenti e operatori sociosanitari.
In particolare, il Festival nazionale “Prevenire creando” di Reggio Emilia costituisce oggi un appuntamento riconosciuto: si svolge in maggio su iniziativa di Aziende sanitarie, Università, Enti locali, Associazioni di volontariato e tra seminari, convegni scientifici e rassegne teatrali tematiche, riunisce studenti e operatori dei servizi sociosanitari provenienti da tutte le regioni d’Italia. A Reggio Emilia ha sede inoltre il Centro didattico multimediale di riferimento regionale “Luoghi di Prevenzione”.



E’ stato poi portato a termine il progetto pilota regionale “Luoghi di lavoro liberi dal fumo”, realizzato all’interno dei Piani per la salute da Azienda Usl di Bologna, Comune di Anzola Emilia, Consorzio interregionale tra le cooperative di consumatori (Cicc). Il progetto, durato tre anni, ha coinvolto 443 lavoratori. Da questa esperienza, la Regione sta elaborando apposite linee guida da applicare in altre realtà del sistema produttivo.



L’Emilia-Romagna, grazie all’esperienza organizzativa acquisita con il Progetto regionale contro il tabagismo, è capofila di un progetto ministeriale di formazione che intende estendere anche nelle altre regioni un modello di programmazione organica e coordinata delle iniziative per la lotta al fumo. Entro il 2006 verranno avviati tre master cui parteciperanno 105 operatori di tutte le Regioni e le Province autonome.