Facciamo che stavolta si fa sul serio? Abbiamo assistito in passato all’avanspettacolo di largo Aldo Moro dove il match tra città, parcheggi e reperti archeologici si è risolto in una serie di finte, senza che mai si sia assistito ad un colpo né decisivo né efficace. Secondo Ascom Confcommercio quella della cinta muraria di Mutina antica può essere l’occasione buona.

Buona per cambiare atteggiamento verso il valore storico culturale del nostro sottosuolo, buona per imprimere un passo nuovo e diverso alla vocazione turistica di una città che in questo non ha mai davvero creduto.

Ascom sposa la posizione del sovraintendente archeologico dell’Emilia Romagna dott. Luigi Malnati, vedendo nei reperti emersi di fronte all’Accademia una sorta di destino che sembra stavolta ammiccare alla città. Parrebbe un invito al nostro bel Palazzo Ducale a partecipare allo spettacolo da approntare per turisti e visitatori, costituito da Piazza Grande, dal Duomo, dai magnifici reperti risalenti a ben 1700 anni orsono e, appunto, dal Palazzo Ducale già inserito tra i monumenti visitabili dai turisti.

Non si vorrebbe comunque assistere di nuovo – dicono in Ascom – al riempimento di un “buco” asserendo che, non disponendo il ministero dei fondi necessari, occorre attendere tempi migliori. I tempi non sono mai migliori o peggiori: sono giusti o sbagliati. Questi sono giusti per intercettare un turismo culturale che sta diventando di massa, nel quale Modena e la sua provincia possono inserirsi solo con la convinzione che i costi da affrontare per conferire valore al territorio rappresentano investimenti per l’attuale economia terziaria e per il prestigio della città e per i carati che il futuro presumibilmente attribuirà a chi avrà saputo cogliere le possibilità di emergere da una visione esclusivamente “produttivista” della società.

In tutto questo i parcheggi occupano un posto di prima fila: senza di loro in centro non si accede. Per la realizzazione, tecnici progettisti capaci esistono e le tecnologie pure. Quanto alla locazione dei parcheggi i siti adatti ci sono: se la convivenza con i reperti non fosse possibile in piazza Roma, largo Garibaldi rappresenta un’ipotesi che sarebbe colpevole non sondare e piazza Matteotti quasi sicuramente non presenterebbe ostacoli derivanti da siti archeologici.

Facciamo un match vero questa volta, senza giocare a chi ne prende meno o buttando l’asciugamano prima che cominci l’incontro. La città, i suoi imprenditori e gli abitanti futuri ce ne saranno grati.

(Il Direttore Generale, Dott. Claudio Furini)