Luca Cordero di Montezemolo ha chiarito che l’intenzione di Fiat non è limitata all’ 11,5% di Ferrari che Mediobanca detiene attualmente, ma
al 34% che fu acquistato quattro anni fa e che è diventato nel frattempo il 29%, in parte detenuto da altre banche.


”Mi riferisco a quel 34% diventato 29% – ha spiegato Montezemolo – quello che interessava dire a me, e mi sembra che Marchionne sia stato
chiarissimo, era confermare la decisione di ricomprare quella quota che oggi è nelle mani di Mediobanca”.
Sui tempi e sulle modalità Montezemolo ha rinviato agli annunci che farà Marchionne: ”A me basta dire che è una decisione presa e che segue la
vocazione industriale della Fiat”.

Montezemolo, a proposito della eventualità di un differimento di tre mesi dell’operazione ha detto che ”non sono tre mesi in più o in meno a creare i problemi. I rapporti con Mediobanca sono così buoni che nessuno ha la pistola puntata sulla nuca”. Montezemolo ha spiegato che ”l’accelerazione” dell’operazione è stata dettata soltanto dalla scadenza, fissata quattro anni fa all’atto di vendita, al 30 giugno 2006 e per il quale la Fiat avrebbe potuto esercitare un diritto di rientro”.

Alla domanda secondo cui quattro anni fa fu fissato anche il prezzo di rientro e se questo eventuale rinvio possa significare che si sta trattando sul prezzo, Montezemolo ha risposto che queste questioni le riferirà al momento opportuno Sergio Marchionne.