Un progetto di ricerca europeo che vede la collaborazione di 14 partner universitari e privati, tra cui il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, il Politecnico di Milano, l’Imperial College di Londra, e – tra i privati – Telecom Italia e British Telecom, ha per obiettivo di definire e realizzare entro un arco temporale di tre anni un modello innovativo per la rete ed i servizi Internet.

Il progetto di ricerca, denominato Component-ware for Autonomic Situation-aware Communications, and Dynamically Adaptable Services – CASCADAS, sostenuto dalla Comunità Europea con un finanziamento di 5 milioni di euro, svilupperà software per un futuro dalle tinte fantascientifiche in cui internet uscirà dai pc per trasferirsi sugli oggetti di uso comune, permettendo loro di essere utilizzati in modo interattivo.

L’idea che intendono sviluppare i ricercatori reggiani, insieme ai colleghi, prevede che in un arco temporale circoscritto, non tanto lontano, non avremo più a che fare con l’internet del pc, ma piuttosto con un “internet degli oggetti”, che ci permetterà dunque di stabilire una relazione virtuale ed immediata con gli oggetti di uso più comune. Inoltre, la rete, come un immenso organismo vivente, sarà in grado di provvedere autonomamente al proprio funzionamento ed alla propria “salute”.

CASCADAS, di cui è coordinatore generale Telecom Italia, è uno quattro progetti maturati in ambito della Comunità Europea per ricercare evoluzioni della rete Internet che pongano l’Europa in una posizione altamente competitiva in questo settore.