Ma quanto era prevedibile si è avverato, le scontate nozze tra il gruppo di Dallari (ora di Caselli) e la Margherita sono arrivate e si arrivera’ probabilmente alla grande festa e al gran bacchetto imbandito da fichi secchi , casualmente proprio in occasione della presentazione del PSC.


Gli elementi di decadenza della coalizione del centro-sinistra non saranno verosimilmente eliminati dagli accordi che si sono delineati tra la Margherita e ADP e che probabilmente si sono realizzati per porre una pezza ad un vestito ormai completamente leso.

Maurizio Dallari che era l’art-director del partito ADP, raramente è stato accusato di dedicarsi con maggiore attenzione ad una espressione politica diversa da quella del suo ex-partito, la Margherita, invece del suo impegno pubblico che si era preso nei confronti dei suoi elettori.

Tale volonta’ ha evidentemente le sue ragioni e i moralismi, i piu’ o meno addetti ai lavori, a questo punto si impegnano nella condanna per la ricerca affannata del desiderio di potere di questi personaggi, dimenticando che i politici sono molto ambiziosi e tante volte sembra mettano da una parte l’utopia politica e alcuni valori importanti.

La possibilita’ di far parte al tavolo delle trattative al nuovo PSC è un fattore decisivo di incentivazione, stante la natura economica che è per definizione di primissimo livello e di una valenza consistente.

Il sogno di gloria di un partito civico di Sassuolo finisce (o addirittura si potrebbe ipotizzare non è mai esistito ) e i suoi splendidi elettori convinti e determinati ad appoggiare Dallari finiscono nelle mani della Margherita e questo ci appare un ultimo miraggio di sogno forse spregiudicato di un gruppo di sassolesi che volevano conquistare la roccaforte del paese a qualsiasi prezzo senza esserci riusciti.

Un dato è certo , con il ricavato dell’esito delle urne Caselli, potra’ godersi una meritata poltrona e con la dote per le nozze con la Margherita fara’ parte degli illustri potenti del nuovo centro-sinistra.

In questo contesto perdere credibilita’ non significa solo fare brutta figura davanti agli elettori ma significa anche rischiare di arrivare ad una crisi politica pubblica e di conseguenza di perdita di valori morali.

Quella di Dallari si appresta a diventare la piu’ sonora sconfitta di un leader di un partito civico, la piu’ sonora sconfitta di un movimento che per circa 24 mesi era riuscito a reggere il mancato raggiungimento dell’obiettivo di diventare punto di riferimento per cittadini che vogliono essere rappresentati da persone che sono fuori dal coro delle botteghe romane.

A questo punto l’avventura politica di Dallari finisce non con un lieto fine e l’avventura di Caselli , suo discepolo, sembra presa dalla voglia di tornare nelle stanze dei bottoni e non si preoccupa di voltarsi indietro e guardare nessuno dei suoi e neanche ascolta i canti degli angeli che cercano di fermarlo.

Se lo si guarda attentamente da fuori, senza troppo entrare nelle sue personali considerazioni, vediamo un folleto che sfida il vento e le future intemperie , draghi e mostri di ogni genere e che sta intraprendendo una strada che sembra un vicolo cieco e pertanto vaga nel profondo buio della notte.

Il Sindaco , Graziano Pattuzzi della Margherita, mettera’ in campo dopo questa acquisizione uno spiegamento di forze mai visto prima di ora, perche’ oggi, domani dovra’ battere il nemico e l’amico, innalzando la mano con il segno di vittoria e la spada sulla testa degli infedeli.

Insomma, chi ha venduto l’anima al diavolo o cerca di venderla, si faccia avanti, nel teatro della guerra quotidiana c’è posto per tutti e pertanto siete tutti invitati, Caserta e C. compresi (gruppo misto).


Francesco Menani capogruppo consiliare Lega nord Padania Sassuolo