L’Emilia Romagna è la regione che ha fatto segnare l’affluenza più alta alle urne con il 64,3% degli aventi diritto. Al NO 66,500 % mentre al
SI il 33,500%.


A livello di aree geografiche, l’Italia settentrionale e’ in testa per l’affluenza, con 60,4%, seguita dall’Italia centrale (57,2%). L’Italia insulare batte quella meridionale con il 44,3% dell’affluenza alle urne contro il 42,6%.

La provincia in cui si è votato di più è quella di Ravenna (66,5%), quella in cui l’affluenza è stata più bassa è Crotone (35,3%). Nella ‘top ten’ della partecipazione si affermano ben 6 province dell’Emilia Romagna. Nell’ordine: Ravenna 66,5%, Bologna 66,4%, Ferrara 65,1%, Reggio Emilia 65%, Forlì-Cesena 64,6%, Modena 64,1%).



Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha così commentato i risultati del referendum confermativo sulla riforma costituzionale:
“Si profila un risultato bellissimo. L’Italia dice no alla riforma voluta dal centrodestra, e l’Emilia-Romagna ancora una volta ribadisce questo risultato rafforzandolo nella partecipazione e nell’esito, sottolineando così quelle argomentazioni che da tempo sosteniamo: non si trattava di una riforma che avrebbe fatto del bene al nostro Paese”.
E’ stato detto no a stravolgimenti della Costituzione – continua Errani -, ad una riforma che era un vero e proprio pasticcio che metteva in discussione i valori fondamentali. Ora si può aprire una nuova stagione, per dare al Paese un assetto istituzionale equilibrato, efficace e moderno ed un federalismo solidale nella riaffermazione dell’unità della Repubblica“.