L’Assessore Campagnoli ha partecipato ieri agli incontri tenuti dal Ministro Mussi alla Università di Bologna e nell’area del CNR. L’Assessore nel suo intervento ha esposto al Ministro i risultati realizzati con l’esperienza del programma regionale per l’Emilia-Romagna per la ricerca e l’innovazione: 527 progetti di impresa selezionati che realizzano un percorso completo dalla ricerca al brevetto.

“Alle imprese – ha ricordato l’Assessore Campagnoli – abbiamo proposto un patto preciso: il sostegno pubblico a progetti di ricerca verificabili e soprattutto con l’impegno tangibile in contratti di collaborazione con l’Università e in assunzioni di nuovi ricercatori.” Campagnoli ha ricordato inoltre l’attivazione, con il Programma regionale, di una Rete di 51 laboratori e centri per l’innovazione nei quali sono impegnati oltre 500 ricercatori e tra questi 300 nuovi giovani ricercatori.

“Sulla base di questa esperienza e di quella di altre Regioni – ha proseguito l’Assessore Campagnoli – si può pensare di mettere al lavoro un Tavolo tra Ministero e Regioni per studiare il progetto di promuovere una vera e propria rete di laboratori e centri specializzati nel trasferimento tecnologico con una regia nazionale ma anche con un forte radicamento nei territori regionali che sono il luogo dove si può realizzare per davvero il rapporto tra ricerca e un sistema produttivo diffuso.”.

“Sarebbe invece sbagliato – secondo Campagnoli – puntare unicamente su una azione dei grandi centri di ricerca con le grandi industrie e altrettanto sbagliato sarebbe proporsi di far costare di meno la ricerca che già c’è invece che investire in quella che ancora non c’è”.

Per Campagnoli quindi non basta pensare, come si sta discutendo, ad un credito di imposta per le imprese che investono in ricerca ma occorre invece impegnarsi nel costruire questo progetto di una grande rete per il trasferimento tecnologico con iniziativa comune di Stato e Regioni.
Campagnoli ha sottolineato anche che nella Rete regionale ciò che si è realizzato con l’Università e il CNR di Bologna ha una parte fondamentale come valore di eccellenza che rappresenta quasi un terzo dei progetti e dei laboratori che si sono attivati con il Programma regionale. La Regione quindi punta d’intesa con le istituzioni bolognesi a valorizzare anche con altri importanti investimenti il ruolo di Bologna come città internazionale di alta formazione, scienza e tecnologia.