Dopo l’introduzione dell’orario FS di dicembre 2005 e al tracollo del servizio che ne è seguito, si pensava che Trenitalia non potesse fare di peggio. Invece, di fronte al “rosso” dei propri conti e alla necessità di sfogare le ferie del personale, questa dirigenza ha voluto superarsi, sostituendo nei mesi di luglio e agosto 39 treni con altrettanti autobus.

Ciò che è normale “programmazione ferie” per tutte le aziende di pubblici servizi del nostro paese, per Trenitalia diventa il modo per danneggiare ancora una volta i propri clienti. Uno stillicidio di disservizi, disagi, soppressioni, che gli utenti emiliano-romagnoli subiscono ogni giorno per le incapacità di questa società a garantire un “normale” servizio ferroviario. La Regione Emilia Romagna, che con Trenitalia firma contratti di servizio e protocolli, deve prendere atto dell’inaffidabilità del contraente ed assumere comportamenti conseguenti. I giochi di prestigio di Trenitalia, che trasforma i treni/km concordati in servizi di autobus con tempi di percorrenza inaccettabili, non devono trovare alcuna sponda in Regione. Deve essere definitivamente respinta la scelta “suggerita” agli utenti del trasporto regionale di indirizzarsi verso i più costosi Intercity ed Eurostar.

Desta preoccupazione come, di fronte alla saturazione del trasporto su gomma, non si esiti a mettere “su strada” ulteriori quote di traffico. Che questo poco importi a Trenitalia è comprensibile. Meno comprensibile che non intervenga decisamente la Regione che, invece, ha l’obbligo di tutelare diritti, ambiente e salute dei propri cittadini.

Ancora una volta, di fronte a provvedimenti di questa rilevanza, Trenitalia e la stessa Regione non hanno voluto coinvolgere tempestivamente il Comitato degli utenti ferroviari (CRUFER). Un pessimo segnale rispetto le imminenti scadenze come il nuovo orario di settembre ’06 e la definizione del nuovo contratto di servizio. Di fronte allo sfascio contabile e organizzativo di Trenitalia, la mobilitazione degli utenti del trasporto ferroviario diventa necessaria. I cittadini-contribuenti e gli utenti dell’Emilia Romagna vogliono conoscere come vengono spesi i denari prelevati dalle loro tasche e pretendono un trasporto ferroviario di qualità almeno rapportata al suo costo.

(Giuseppe Poli – p. il Coordinamento Trasporti Federconsumatori Emilia Romagna)