Il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati è il nuovo presidente dell’Anci dell’Emilia-Romagna, associazione che comprende oltre 300 Comuni della regione.


Prende il posto dell’ex sindaco di Ravenna Vidmer Mercatali, eletto senatore alle politiche di aprile, che ricopriva la carica dal ’99.
Con il governo Prodi, è stato sottolineato a Modena durante i lavori dell’assemblea regionale straordinaria, potrebbe aprirsi per le
Amministrazioni comunali un clima favorevole alla concertazione. ”E’ importante che le azioni del Governo siano azioni virtuose, in grado cioè
di contenere efficacemente la spesa ma non di deprimere lo sviluppo del territorio”, ha detto ai giornalisti Cofferati, nominato presidente all’unanimità.
”Una parte della nostra economia – ha aggiunto – è data proprio dalle azioni che fanno le Amministrazioni”.

L’Anci chiede da tempo la revisione del patto di stabilità, che il 60% dei Comuni non riesce a rispettare, secondo i sindaci, a causa dei contorti
meccanismi che ne determinano il tetto di spesa. L’Anci chiede inoltre che il Governo veda l’associazione non come un nemico, ma come un partner per lo sviluppo al quale riconoscere una maggiore responsabilità anche in termini di investimenti.
”Discuteremo nell’Anci nazionale con quali richieste presentarci – ha precisato Cofferati – Credo che la cosa più fondamentale per noi sia quella di avere disponibili delle risorse, le nostre risorse in primo
luogo. Poi il meccanismo può essere quello, in prima ipotesi, di federalismo fiscale, oppure il superamento auspicabile del tetto di spesa
dell’anno passato, almeno per i Comuni virtuosi, in modo tale che si abbia in ciascuna delle nostre città la possibilità di spendere nel migliore dei modi possibili le risorse che vengono reperite nel territorio. Questo sia per gli investimenti (bisogna ammodernare le infrastrutture, bisogna dare protezione ai più deboli), sia per quanto riguarda le attività ordinarie. Le città sono diventate dimensioni complesse, nelle quali vivono persone con bisogni diversi. Ad ognuno di questi bisogni occorre dare una risposta”.