Una quindicina di ragazzi del Centro sociale ‘Livello 57’ hanno fatto irruzione, intorno a mezzogiorno, nell’Aula del Consiglio comunale di Bologna. Immediata la sospensione dei lavori decisa dal presidente dell’assemblea Gianni Sofri.


La protesta a seguito del sequestro preventivo, per motivi di droga, deciso dalla Questura e attuato dai carabinieri, degli spazi autogestiti dai ‘livellini’.
Gli attivisti del ‘Livello 57’ hanno esposto striscioni di protesta e gridato slogan contro il sindaco Sergio Cofferati e le autorità bolognesi. Usciti dall’aula del consiglio comunale, gli attivisti si sono fermati nel cortile di Palazzo d’Accursio, dove sono tornati ad esporre gli striscioni, poi hanno lasciato piazza Maggiore.

In consiglio comunale, prima che il presidente Sofri ordinasse ai vigili di sgomberare l’aula, hanno letto il loro documento diffuso nei giorni scorsi, in cui si scagliano contro Cofferati, la questura e la magistratura bolognesi.