Ascoltare il racconto del mitico viaggio di Ulisse e costruire sirene e cerberi in cartapesta da portare a casa come trofei. Realizzare autoritratti d’ombra con la macchina fotografica o animali e mostri con le mani dipinte. E, ancora, realizzare disegni sullo stile di Dubuffet e Klee per costruire un grande puzzle tridimensionale oppure costruire piccoli robot con scarti industriali, astine, sfere e semisfere, quadrelle e cubotti che diventano braccia, gambe, corpi, teste e piedi.


Sono oltre venti gli appuntamenti per bambini e ragazzi proposti dal Festival filosofia sull’umanità, che si svolge da venerdì 15 a domenica 17 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo (informazioni al numero 059 421210 e nel sito del Festival). E, come è ormai tradizione, oltre ai laboratori e ai giochi saranno proposti anche spettacoli e letture sceniche.

Il laboratorio didattico Dida, per esempio, propone al Palazzo dei Musei di Modena “Il melodioso canto delle sirene”, che si articola in una narrazione arricchita da diapositive il venerdì sera e in una successiva attività di laboratorio sabato e domenica (prenotazione obbligatoria dal 4 settembre al numero 059 2033121). Si racconterà il mitico viaggio di Ulisse, tra pericoli e sfide, spesso incarnati da creature mostruose, che l’eroe deve affrontare durante le sue peregrinazioni lungo le rive del Mediterraneo, tra cui le sirene, i terribili mostri marini Scilla e Cariddi, il gigante Polifemo e Cerbero, il cane a tre teste guardiano degli inferi. Nei successivi laboratori i partecipanti costruiranno in cartapesta e materiali diversi una sirena o un cerbero, che potranno portarsi a casa come trofeo.
L’amore del re di Atlantide per la più bella delle sirene viene raccontato nella fiaba “In quel liquido blu. Perché Atlantide non c’è più”, che rivisita il mito dell’isola scomparsa fondendo teatro di animazione, danza e teatro d’attore. L’appuntamento di Tangram Teatro, adattamento teatrale da un testo di Silvia Roncaglia per la regia di Giorgio Scaramuzzino, è alla biblioteca Delfini di Modena domenica 17 alle 11 e alle 17 (prenotazione obbligatoria al numero 059 2032940).
Sempre alla Delfini, l’associazione Hamelin propone “L’ultimo elfo, l’ultimo orco”, incontro con la scrittrice Silvana De Mari sulle figure che popolano l’universo fantastico.
Fili di ferro, carte colorate e forme da proiettare e fotografare per inventarsi un sorprendente (auto) ritratto fatto d’ombra e giocare con le proprie identità nascoste sono gli ingredienti di “Io e la mia ombra”, il laboratorio curato dall’istituto d’arte Venturi nel Cortile del Melograno di Modena. Le immagini andranno a comporre un’insolita galleria di ritratti.
Sempre nel Cortile del Melograno, l’istituto Venturi propone anche un “Omaggio a Mario Mariotti”. Le mani dipinte e combinate con semplici oggetti si trasformano in mille modi, diventando animali, mostri e facce mai viste. Ai partecipanti sarà consegnato lo scatto fotografico del proprio lavoro e l’intera collezione delle creazioni sarà esposta domenica pomeriggio. I due laboratori, coordinati da Antonella Battilani in collaborazione con Maria Menziani e Luigi Cappelli, sono condotti dagli studenti dei corsi di Grafica e Comunicazione visiva.

Nella Torre dell’Uccelliera di Carpi, il Castello dei ragazzi propone “Faccia a sorpresa!”, laboratori per giocare sulle differenze dei volti e delle figure. Una tenda trasparente introduce a uno spazio circolare circondato da pannelli bianchi e dalle grandi figure degli omini. Su un tavolo, rigorosamente circolare, sono a disposizione fogli e polaroid per arricchire il percorso espositivo con immagini reali o fantastiche dei variegati e differenti tipi umani. Nella sala espositiva della Biblioteca Ragazzi i visitatori possono giocare con i pannelli giganti modificando le espressioni, gli abiti, il colore della pelle degli omini e anche inserendo il proprio volto nel ritratto di famiglia per una foto ricordo da ritoccare a mano o con un semplice programma di grafica.

Al Palazzo ducale di Sassuolo l’attrice Marcela Barros, esperta di didattica dell’arte, propone il laboratorio “Umani a tratti” con l’intento di avvicinare i bambini al linguaggio dell’arte contemporanea di artisti che, come Dubuffet e Klee, hanno basato la loro ricerca pittorica sul segno, proponendo un percorso che dallo scarabocchio arrivi alla identificazione di un’immagine che abbia i tratti e le parvenze della figura umana. I disegni dei bambini andranno a costruire un grande puzzle tridimensionale che sarà installato, alla fine dei lavori, nel cortile del Palazzo Ducale.
Sempre a Sassuolo, in piazza Garibaldi, a cura di Anna Pironti del Castello di Rivoli Museo d’arte contemporanea, si svolge un laboratorio di costruzioni dal titolo “Abi-tanti”: scarti industriali, astine, sfere e semisfere, quadrelle e cubotti, diventano braccia, gambe, corpi, teste, piedi di giocattoli, piccoli oggetti che assumono la forma di umanoidi-robot alti 30 centimetri.

La biblioteca Cionini propone inoltre la lettura scenica del libro “La musica dei delfini” di Chiara Carminati con accompagnamento musicale di Giovanna Pezzetta e Leo Virgili. Mila, bambina-delfino, viene catapultata nel mondo degli uomini e ed è costretta a fare i conti con il loro contorto modo di vivere e pensare.