Prosegue la serie di sopralluoghi che l’assessore provinciale alla Protezione civile, Luciano Gobbi, sta compiendo sul nostro Appennino per monitorare direttamente l’evoluzione dei lavori sui movimenti franosi della provincia e seguire da vicino il ripristino delle frane che interessano direttamente le strade provinciali.

Dopo la prima uscita, nella vallata del bacino del rio San Luca in comune di Canossa, giovedì mattina è stata la volta della frana di Fontanelle di Baiso, riattivatasi lo scorso autunno con le piogge intense di ottobre, dopo un periodo di inattività durato circa vent’anni. Al sopralluogo, oltre all’assessore Gobbi, erano presenti anche il responsabile stradale del II Reparto della Provincia Antonio Maffei, il geologo Alessio Campisi ed il sindaco di Baiso Paolo Bargiacchi con il tecnico comunale Ferrari. Oggetto dei lavori uno scivolamento roto-traslativo di terra che minaccia di interrompere la Sp27 Baiso-Roteglia che, fin dai primi sopralluoghi, ha destato grande preoccupazione per le dime
nsioni (circa 400 metri di lunghezza) e per l’estrema rapidità con la quale il fenomeno si è evoluto andando a lambire in poche settimane il ciglio stradale.

“Attualmente, grazie anche all’assenza di precipitazioni dei mesi scorsi, non sono stati apprezzati ulteriori movimenti dei terreni coinvolti, anche se permane la necessità di interventi urgenti e mirati per eliminare prima dell’arrivo della stagione autunnale le cause della riattivazione della frana”, spiega l’assessore Luciano Gobbi. Finanziato con 150.000 euro dalla Regione Emilia-Romagna tramite il fondo regionale di Protezione civile, l’intervento da realizzare a Fontanelle sarà volto al consolidamento della porzione di versante a valle della strada tramite l’installazione di strutture di contenimento e di drenaggi.

Attualmente è in corso la campagna di indagini geognostiche che permetterà, attraverso i dati rilevati dai sondaggi, di definire con precisione la profondità del piano di scivolamento e, quindi, il dimensionamento delle opere da realizzare.
“In attesa di questi dati, la Provincia di Reggio Emilia ha già iniziato un primo stralcio di lavori per la regimazione delle acque superficiali in modo da allontanare le acque delle eventuali piogge di settembre dal corpo di frana, in attesa che vengano realizzate le opere di contenimento – conclude l’assessore Gobbi – In particolare, si sta realizzando un canale superficiale al centro del corpo di frana e si stanno riprendendo vecchie trincee drenanti, realizzate negli anni precedenti, per convogliare l’acqua verso il canale posto più a valle”.

Dopo Canossa e Fontanelle, i prossimi sopralluoghi della Provincia dovrebbero interessare le frane di Cà Lita di Baiso e di Camporella di Ramiseto.