La sicurezza e l’ordine pubblico a Modena, sono oggetto di una lettera aperta che le Associazioni economiche della Provincia di Modena Api,
Ascom Confcommercio, Associazione Agricoltori,
Cia, Cna, Coldiretti, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Famiglia Artigiana Modenese, Lapam Federimpresa e Lega Cooperative, hanno consegnato al Prefetto di Modena dott. Giuseppe Ferorelli, indirizzata al Sottosegretario al Ministero dell’Interno On. Marco Minniti che sarà presente a Modena nella giornata di domani.

Il testo integrale della lettera:

“On. Marco Minniti,
le scriventi Associazioni si rivolgono a Lei rimarcando il disagio della provincia di Modena per l’aggravarsi della situazione dell’Ordine Pubblico. Una condizione che non ha mancato nei mesi scorsi di sfociare in drammatici episodi e alla quale cittadini e imprenditori non intendono adattare il proprio modo di vivere.

Lo stato dell’Ordine Pubblico nella nostra provincia è anche il risultato di una profondamente mutata geografia della popolazione che insiste sul territorio: in pochi anni il triplicare della presenza di immigrati regolari ha portato il loro numero a quasi 80.000, cui si aggiunge un numero imprecisato di clandestini che comunque si deve stimare nell’ordine di qualche migliaio.

In questo quadro, gestire la sicurezza con gli stessi uomini e mezzi anche solo di 3 0 4 anni fa diventa a dir poco paradossale.

Riconosciuto a Prefetto, Questore, Comandante dei Carabinieri e allo stesso personale operativo le capacità professionali unite all’impegno dimostrato sul campo, è doveroso da parte di tutti ammettere che la situazione ha assunto dimensioni e qualità nuove, diverse e più allarmanti rispetto al passato. Di contro invariato e urgente è il bisogno di sicurezza di cittadini e imprenditori.

Risulta dunque un errore dedicare agenti di polizia all’evasione di pratiche burocratiche connesse all’accoglienza degli stranieri. Le scriventi Associazioni individuano quindi la necessità di un provvedimento pubblico che metta a disposizione di chi ha il controllo della sicurezza, personale con formazione e professionalità amministrative, liberando gli agenti per i compiti di ordine pubblico per i quali sono preparati.

Un tale provvedimento, non risolutivo, rappresenta un passo verso l’adeguato aumento di personale e mezzi che le Associazioni ritengono indispensabile per fronteggiare l’attuale condizione di ordine pubblico che non deve finire fuori controllo.

Questo anche per la necessità di rafforzare l’attività di intelligence, quale mezzo per combattere all’origine la criminalità, anche organizzata, di cui l’attentato alla sede dell’Agenzia delle Entrate di Sassuolo segnala una proterva presenza.

Il tessuto sociale del territorio provinciale di Modena è sano, nei suoi fondamenti e nei suoi valori rappresenta un patrimonio culturale e storico per l’intero Paese, va mantenuto sano e vitale e non può essere la mancanza di personale dedicato alla sicurezza a segnare il discrimine tra continuare in una positiva evoluzione economica e sociale e l’arretramento verso situazioni di inquietante involuzione”.