Il Comitato Direttivo Provinciale del Sindacato Lavoratori della Comunicazione Slc/Cgil di Modena, riunitosi ieri, giudica negativamente le scelte di riorganizzazione del Gruppo Telecom che
prevedono lo scorporo societario della telefonia mobile e della rete fissa, in tale modo contraddicendo il piano industriale 2005/2007 che prevedeva un Gruppo Telecom ‘one model company’, cioè un progetto d’integrazione
strategico tra telefonia fissa e telefonia mobile finalizzato a posizionare l’azienda tra i 4 o 5 competitor del mercato mondiale delle TLC.


La scissione di Tim e la societarizzazione della rete, non hanno motivazioni industriali, ma esclusivamente finanziarie (il pesante indebitamento di Telecom). Il Sindacato rimane fermamente contrario allo “spezzatino” del Gruppo Telecom.

In assenza di un piano industriale, forte è la preoccupazione per il futuro del Gruppo Telecom e la salvaguardia dell’occupazione.
E’ necessario separare il futuro dell’azienda e dei lavoratori da quello di imprenditori che periodicamente decidono di fare finanza alle spalle della produzione, sulla pelle dei lavoratori, in antitesi agli interessi del Paese.
E’ indispensabile che il Governo faccia compiutamente la propria parte nella vicenda Telecom, nel legittimo indirizzo di scelte che hanno un grande impatto sulla competitività del sistema Paese, sulla tenuta occupazionale e sulla stessa tenuta democratica, come dimostra la vicenda
delle intercettazioni telefoniche nella quale Slc-Cgil ha dato mandato ai propri legali di costituirsi parte civile nel processo che si celebrerà, in
quanto ritiene che i lavoratori siano parte lesa.

Il Comitato Direttivo Provinciale Slc/Cgil Modena appoggia le iniziative di lotta proclamate da Slc-Cgil, FisTel-Cisl e UilCom-Uil e dal Coordinamento
RSU del Gruppo Telecom, a partire dalla giornata di sciopero di martedì 3 ottobre 2006, tese a modificare le scelte aziendali ed a coinvolgere il
Governo sulla questione. Impegna la categoria al sostegno fattivo ai lavoratori Telecom, attraverso una partecipazione numerosa dei componenti
del Direttivo modenese alla manifestazione di Milano del 3 ottobre.