Di nuovo a fine settembre e di nuovo l’ultimo venerdì. Ancora una volta la classica corsa nazionale su strada “Casaglia – San Luca” si presenta ai bolognesi con tutti il suo fascino di gara in notturna. La partenza avverrà, come di consueto, dalla via XXI Aprile 1945 il venerdì 29 settembre alle ore 21 precise.

Prosegue la partecipazione di Ascom Bologna – ha sottolineato il Presidente Bruno Filetti – a questo appuntamento culturale e non solo sportivo, che fa parte integrante della storia della nostra città: successi, sconfitte, scelte, fughe, tante piccole storie di famosi e meno noti atleti che attirano i bolognesi nelle strade cittadine, facendoli vivere la città da protagonisti almeno per una sera.

Quest’anno, per la prima volta – ha ricordato Bruno Benassi Presidente dell’Acquadela – sarà assente il factotum di tante edizioni, Pier Paolo Cristoferi, vice presidente della Polisportiva e responsabile del settore Atletica, che ci ha lasciati improvvisamente meno di un anno fa ed al quale è dedicata questa 29a edizione. Ma la società bolognese deve e vuole andare avanti per continuare una tradizione che vede gli atleti salire con le luci artificiali della sera sulle prime rampe di Casaglia, per poi inerpicarsi al buio verso il bivio di San Luca dal quale svolteranno per discendere il ripido vallone con vista sull’illuminata valle del Reno sottostante, e poi risalire, sempre al buio, verso la Basilica dei bolognesi che spunta all’improvviso in un fascio di luce gialla; un rapido passaggio davanti alla stessa poi inizia la discesa a fianco dello storico portico, prima apparentemente tranquilla, poi sempre più ripida per giungere alle “Orfanelle”, ripidissimo tornante che sembra non finire mai ma resta sotto i piedi solo pochi secondi, superato il quale si riprende l’ultima parte di discesa che porta sotto l’Arco del Meloncello dal quale un ultimo km. pianeggiante attende gli atleti che si tuttano poi in una continua volata verso l’arrivo di via XXI Aprile.

Sempre di alto valore – ha rilevato Renato Rizzoli Presidente del Coni bolognese – l’albo d’oro con nomi sempre nuovi di italiani e stranieri: dagli albori della manifestazione, con le vittorie del nazionale di maratona Antonio Brutti, per seguire con le edizioni vinte dagli azzurri Pippo Cindolo, dal siepista Franco Fava, dagli specialisti Carabinieri Claudio Solone e Luigi Lauro, sino ai grandi trionfi del mai dimenticato Gelindo Bordin – detentore del record del XX secolo con 30’26”3; grande battaglia hanno dato gli stranieri, sempre di alto livello internazionale, che si sono imposti: lo statunitense olimpionico di maratona Frank Shorter, i campioni mondiali ed europei dei 10 mila metri, il finnico Martti Vainio, il rumeno Ilie Floroiu, il belga Alex Hagelsteens, e il brasiliano Josè Da Silva. Dopo la pausa dal 1987, nel 2000 la manifestazione ha ripreso vita prima con aspetto locale, poi di nuovo internazionale: nel 2003 il keniano Pius Muli davanti al connazionale David Kiptanui; nel 2004, dopo un nubifragio che ne aveva messo in dubbio la disputa, arriva il nuovo record della corsa con 30’25” con il quale il keniano Andrew Sigei ha messo in fila il marocchino Cherkaoui Laalami e l’altro keniano Paul Langat e vari altri connazionali; nel 2005 vittoria quasi a sorpresa, ma non per i tecnici, di un altro keniano Philemon Tanui Kibet, che avvicina i record con 30’41”9 facendo una gara regolare e regolando sul traguardo Paul Kanda e David Kipruto. In campo femminile, con una storia ridotta in quanto le prime edizioni erano riservate ai maschi, vittorie dell’inglese Ruth Smeeth (specialista di corsa in montagna), dell’azzurra Giuliana Teo e della romagnola Cesarina Taroni. Negli anni 2000 successi delle locali Monica Bondioli e Ljudmila Di Bert per poi arrivare al 2003 con l’azzurra Romina Sedoni, al 2004 con l’accoppiata di ragazzine keniane (di 21 e 16 anni soltanto!) Gladys Cherono e Emmy Chepkirui, che hanno portato il nuovo record femminile a un importante 35’26”, che molti uomini non fanno ed all’ultima edizione del 2005 vinta dall’azzurra bresciana Monica Pezzotti, specialista di corse in montagna.

Per il 2006 sono attese le partecipazioni di quasi tutte le migliori società del bolognese e della regione, ma l’attenzione sarà sui già certi partecipanti di colore: il vincitore del 2005, Philemon Tanui Kibet, che tenterà di bissare il successo, ed il connazionale Joseph Lomala (1h03’59” con il terzo posto nella recente Run Tune Up di Bologna), sulla carta di pari valore e ambedue verranno per tentare di togliere secondi al record di Andrew Sigei.